Questa storia è iniziata nei primi giorni di luglio del 2001, quando notammo
(tutta la famiglia) questa graziosa e inconfondibile vespa dal
corpo nero e vitino gialloche gironzolava insistentemente nella camera da "letto". Stanza dove oltre al letto c'è sistemata una libreria, un televisione, il
computer ... ( mancanza di stanze ), insomma una camera/studio frequentata
costantemente tutto il giorno. Per questo motivo siamo rimasti molto
sorpresi, quando abbiamo scoperto le prime celle, costruite sotto il primo
ripiano della libreria, proprio sopra i
libri, scoperta avvenuta notando della terra sul dorso di uno di
questi. Nei giorni seguenti vedemmo un'altra vespa che si dirigeva nel
ripiano più alto della libreria e anche lì si scoprì
un nidoin costruzione, per fortuna non molto nascosto e facile da
fotografare. Bisogna notare quanto impegno mettono nella realizzazione delle
celle, gli innumerevoli viaggi tra il luogo di
raccolta
della terra (che deve essere bagnata) e i siti di costruzione, un lavoro immane. La mattina sembrava che aspettassero l'apertura della finestra da come entravano
di corsa nella stanza, una veloce controllata e poi di corsa al lavoro di
"muratura". Queste vespe appartenenti alla famiglia degli Sphecidae genere
Sceliphron, costruiscono i nidi impastando della terra con la saliva, nidi
costituiti da tante cellette, in numero variabile, sia in forma singola sia
inglobandole tutte insieme. Man mano che ogni cella è terminata viene riempita con delle prede di piccole
dimensioni, costituite sopratutto da ragni
che
paralizzano prima del
trasporto, destinate all'alimentazione delle future
larve. All'interno di
ciascuna cella viene poi deposto un uovo, e infine
sigillano l'ingresso con altra terra. La prima vespa che abbiamo
visto ha costruito la bellezza di 12 celle e i "lavori" sono durati fino a metà
agosto, poi se ne è andata e non si è vista più, la schiusa di queste larve è
avvenuta solo l'anno successivo (2002) nel mese di Giugno ( i libri sono rimasti
bloccati per 10 mesi), ogni giorno in quel periodo trovavamo una cella aperta,
ma non siamo riusciti a vederne nascere nemmeno una. In quello stesso mese
tornarono per costruire i loro nidi altre vespe, non so di preciso quante
fossero, so solo che a fine luglio avevano costruito le celle in ben sei posti
diversi - foto - Devo dire
che non hanno dato fastidio, solo dovevamo fare attenzione, perché le vespe
passata la soglia della finestra ed entrate in camera si dirigevano diritte
verso le celle ( dalla parte opposta alla finestra) e il rischio di scontro, con
conseguente perdita della palline di terra o dei ragni che trasportavano, era
consistente. Per molti anni, puntualmente queste vespe sono tornate a
costruire i loro nidi in questo sito. Ho notato (ma non ho capito il motivo) il modo differente in cui queste lo
realizzano, il primo anno le celle avevano una forma irregolare, un
agglomerato di
terra in cui non si distingueva
niente. Il secondo anno una vespa costruì dietro a dei libri 17 celle di
forma circolare con l'entrata perfettamente
tonda, tutte
indipendenti e accostate l'una vicino all'altra, queste celle si
schiusero in breve tempo, ( a settembre erano già tutte aperte), altre invece
optarono per una forma anonima, ma con poche celle. Un giorno per
fotografarle, un gruppo di celle mi si ruppe e dentro vi trovai molti ragni vivi
ma
paralizzati, insieme a loro trovai anche una
crisalide di colore rosso
semitrasparente al cui interno si notava in controluce la sagoma di una vespa,
dispiaciuta per aver causato la sua morte, misi tutto da parte (anche i ragni)
in un contenitore tondo per formaggini. Dopo una decina di giorni dentro al
contenitore notai qualcosa che si muoveva, era una piccola vespa di colore nero
che si era schiusa -
foto -
Insieme vi trovai anche una grossa
larva arancione, praticamente non
riconoscibile 10 giorni prima. In un primo momento ho pensato che la differenza di costruzione influenzasse il
periodo di incubazione, che nelle celle costruite singolarmente la schiusa delle
larve avvenisse in breve tempo ( ho calcolato circa in un mese ) e le celle
agglomerate e perciò più sicure e protette la schiusa avvenisse dopo circa un
anno. Ma nel 2003 una vespa costruì un gruppo di celle in un
angolo della libreria
(appena me ne sono accorta o messo una protezione sui libri ) dalla forma
amorfa, e queste si sono aperte dopo quasi un mese, mentre un altro gruppo
dalla forma simile è rimasto intatto e le celle si sono aperte l'anno seguente. Nell'estate del 2004 solo una vespa è arrivata ed ha scelto di costruire il
nido dietro i libri nel ripiano più in alto, costruzione non documentata
fotograficamente per l'impossibilità oggettiva di arrivarci senza recare danno
al nido. Anche l'anno successivo, 2005, solo una vespa si è fatta vedere,
costruendo prima alcune
celle in un luogo
fotografabile e poi, seguendo forse un qualche istinto, ha deciso di andare a
costruire dietro i soliti libri, ormai zeppi di celle. Il 2006 è stato l'ultimo anno in cui queste graziose vespe di sono addentrate in
casa mia per costruire i loro nidi,
poi come così come sono arrivate ... non si sono più fatte vedere ....