BOLLETTINI di GUERRA 1940 - 1943

I bollettini di guerra sono comunicazioni ufficiali, di solito giornaliere, del comando supremo delle forze armate con cui si danno informazioni sull'andamento delle operazioni belliche.
Quelle che seguono sono scannerizzazioni di documenti, precisamente ritagli di giornale, ORIGINALI, incollate sulle pagine di agende, si tratta dei Bollettini di guerra dal n°159 al n°281 pubblicati dal 13 Novembre 1940 al 13 Marzo 1941, bollettini dal n°904 al n°1069 pubblicati dal 15 Novembre 1942 al 29 Aprile 1943, bollettini dal n°1079 al n°1201 pubblicati dal 30 Aprile 1943 all'8 settembre 1943.
Sono divisi in tre Tomi, chiamati così da chi in tempo di guerra ha ritagliato e incollato sulle pagine questi bollettini, quelle in mio possesso sono il tomo 2°, 7° e 8° in ogni pagina destra si trova un bollettino, mentre sulla pagina sinistra alcune foto e/o articolo a corredo.
Questi bollettini sono frammezzati da articoli dei discorsi del duce e articoli che illustrano le operazioni di guerra. Non so chi è l'autore di questo certosino lavoro, molto probabilmente un dottore o un farmacista, in quanto le agende in questione sono di provenienza di due ditte farmaceutiche ( Agenda A. Wassermann del 1939 e del 1942 e Agenda Gibbs del 1942 ), nelle agende non ci sono appunti o note personali scritte a mano.

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Primo tomo
Dal n°159 ( 13/9/1940) al n°189 (13/12/1940) Dal n°190 (14/12/1940) al n°219 (12/1/1941) Dal n°220 (13/1/1941) al n°250 (12/2/1941) Dal n°251 (13/2/1941) al n°281(15/3/1941)



Nelle prime due pagine si trova un articolo di costume sulle vacanze dei principini

<< Si tratta di alcune scene della vita degli Augusti principi all'aperto, riprese da Giorgio Ferroni, e che rivelano i caratteri dei bimbi. Il breve film prende a commuovere per la semplicità dei gesti degli attori inconsapevoli di esserlo e che nella loro grazia infantile già rivelano i caratteri le impronte inconfondibili della grande casa Sabauda. Commuove per la meravigliosa  maternità dell'Augusta Madre che segue le vacanze dei suoi figli con trepido amore, che è lo stesso semplice amore di tutte le buone  mamme italiane. Il corto metraggio si chiude con la visione della principessina Maria Gabriella che dalla sua culla, con un viso incomparabilmente sano e bello, segue sorridendo i giochi dei fratelli. Il corto metraggio è edito dall'istituto Luce >> 

 


Poi iniziano i bollettini di guerra

 

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica in data 13 novembre 1940: 
BOLLETTINO N°159 

Attività di pattuglie ed azione di artiglieria nel settore Korciano. Sono stati respinti tentativi nemici di avvicinarsi alle nostre posi­zioni avanzate, oltre confine, nel settore dell'Epiro. Nostre forma­zioni aeree hanno bombardato posizioni nemiche sul Pindo, presso il bivio Mitzuni - Giànnina, nelle zone di Kalibaki e di Filippade. Nella zona di Berat un velivolo tipo Blenheim è stato abbattuto dalla nostra caccia. Aerei nemici hanno eseguito un'incursione su Durazzo causando alcuni morti e feriti; un velivolo avversario è stato proba­bilmente abbattuto. Durante un'esplorazione offensiva su Malta un nostro velivolo da caccia è stato abbattuto. Nell'Africa settentrionale nostri velivoli hanno bombardato le installazioni militari di Suez ed i campi di aviazione del Cairo e di Abukir, centrando gli obiet­tivi. Nell'Africa orientale, durante uno scontro fra nostri elementi avanzati e formazioni nemiche nella zona di Cassala, il nemico ha lasciato sul terreno una cinquantina di morti; le nostre truppe hanno catturato mitragliatrici, fucili e munizioni; da parte nostra perdite lievissime. La nostra aviazione ha bombardato e mitragliato trince­ramenti e postazioni d'artiglieria, truppe, attendamenti nemici e auto­mezzi presso Otrub (zona di Cassala). L'aviazione nemica ha ese­guito un'incursione su Metemma causando tre morti e dodici feriti. La nostra caccia ha abbattuto un velivolo tipo Gloster; altri due sono stati probabilmente abbattuti. Una incursione di aerei nemici su Brindisi, Taranto, Bari. Solo su quest'ultima città sono state get­tate bombe che hanno provocato danni materiali irrilevanti e tre feriti.

 


BOLLETTINO N°160  del 14 novembre

In Epiro, nostre azioni locali, appoggiate da azioni di bombarda­mento dell'aviazione, si sono svolte con successo nella zona di Kali­baki. Alcuni attacchi nemici nella zona del Korciano sono stati net­tamente respinti, col concorso dell'aviazione che ha colpito truppe avversarie nella zona dei laghi di Presba. La nostra aviazione ha effettuato bombardamenti sull'aeroporto di Papas, su Argostoli e su Prevesa, colpendo gli obiettivi militari ed efficaci azioni di mitra­gliamento contro colonne nemiche. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Valona, causando sei morti e trenta feriti e su Durazzo, senza causare vittime né danni. Due velivoli tipo Blenheim rag­giunti dalla nostra caccia nei pressi di Pantelleria sano stati abbat­tuti. Un altro velivolo dello stesso tipo è stato abbattuto al largo di Cagliari. Nel Mediterraneo orientale nostri velivoli da ricognizione marittima, attaccati da velivoli da caccia nemici, ne hanno abbattuti due e probabilmente altri due. Nostri aerei siluranti, lanciati contro un convoglio di piroscafi nemici avvistati pure nel Mediterraneo orientale, hanno silurato due piroscafi, uno dei quali è affondato, come e stato successivamente controllato da un velivolo da ricogni­zione marittima. Altra formazione aerea ha colpito un incrociatore nel porto di Alessandria d'Egitto, dove nella notte sono state svolte con successo altre azioni aeree sulla base navale. La ferrovie Fuka - el Dabà e Maaten Bagush sono state inoltre oggetto d'attacco aereo, che ha provocato incendi; il campo di Maaten Bagush è stato mitra­gliato, un aereo da bombardamento nemico è stato incendiato ed altri tre seriamente danneggiati. Tutti i nostri velivoli impegnati nelle azioni citate sono rientrati alle basi, malgrado la reazione contraerea nemica, ovunque molto intensa. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Bardia, Derna e Bengasi causando danni lievi e ferendo un mu­sulmano. Nell'Africa orientale scontri di pattuglie, a noi favorevoli, a Lakytaung (lago Rodolfo) e a Jubdo (a sud di Mega).Il nemico ha effettuato tiri d'artiglieria, senza conseguenze, sulle nostre posizioni a Gallabat. Incursioni aeree su Assab e su Dire Daua hanno causato danni lievissimi; nessuna vittima. Aerei nemici hanno effettuato incursioni su Crotone, dove le bombe sono cadute in mare; e su Taranto, causando un morto e tre feriti nella popo­lazione civile, due morti e nove feriti fra i militari e alcuni danni ad abitazioni civili. Due velivoli nemici sono stati probabilmente ab­battuti.

 


BOLLETTINO N°161  del 15 novembre

Nell'Epiro, normale attività di pattuglie e di artiglieria. La nostra aviazione ha svolto numerose e ripetute azioni di bombardamento normale ed in picchiata sugli obiettivi militari di Corfù, Larissa e Argostoli, sul ponte dell'istmo di Presba, che é stato interrotto, su postazioni di artiglieria, sul campo di aviazione di Florina, dove sono stati distrutti al suolo o gravemente danneggiati cinque veli­voli, nella zona Giànina - Kalibaki - Metzovo, nel settore Korciano e nella baia di Suda (isola di Candia). Nei combattimenti aerei sono stati abbattuti tredici velivoli nemici di tipi vari P.Z.L., Blenheim, Potez; altri due sono stati probabilmente abbattuti. Quattro dei no­stri velivoli, colpiti nei combattimenti, hanno potuto atterrare nei loro campi. Un nostro apparecchio manca. Nella notte dal 9 al 10 corrente — come già annunciato nel bollettino n. 158 — il sommer­gibile Capponi ha colpito con tre siluri una nave da battaglia tipo Ramillies che, insieme con altre, scortava la nave portaerei Illustrious nel canale di Sicilia. Il capitano di corvetta Romeo Romei, coman­dante del sommergibile, ha controllato con visione diretta dal som­mergibile emerso lo scoppio dei tre siluri sullo scafo della nave ne­mica. Nell''Africa settentrionale autoblindo nemiche sono state poste in fuga dal fuoco delle nostre colonne celeri. Nostre formazioni aeree hanno ripetutamente bombardato la base navale di Alessandria, la ferrovia di Marsa Matruh, il campo di aviazione di Bir Abu Smeit, colpendo a terra alcuni velivoli di tipo Blenheim. Tutti i nostri veli­voli sono rientrati dalle azioni sopra citate. Un'incursione aerea su el Maktila non ha causato vittime né danni. Nell'Africa orientale, incursioni aeree nemiche su Cheren, Agordàt, Gura, Dire Daua, Asmara, Assab e sull'isola Ifnein hanno causato scarsi danni e lievi perdite tra gli indigeni. Da ulteriori accertamenti risulta che durante la nostra azione aerea su Porto Sudan, di cui al bollettino n. 140, é stato affondato un piroscafo nemico. Un'incursione aerea nemica nei pressi di Monopoli (provincia di Bari) non ha causato né vittime né danni. Altra incursione su Bari ha causato danni di scarsa importanza. Si lamentano un morto e un ferito.

 


BOLLETTINO N°162  del 16 novembre

Sul fronte greco si sono svolte ieri opposte azioni di artiglieria e di reparti di fanteria. La nostra aviazione ha cooperato con le truppe bombardando rotabili e concentramenti nemici. Sono stati inoltre bombardati l'aeroporto di Larissa, distruggendo al suolo due veli­voli Blenheim e danneggiandone altri e la base navale greca di Navarino. Nei combattimenti aerei sono stati abbattuti in fiamme nove velivoli avversari di diversi tipi. Nell'Africa settentrionale una nostra formazione aerea ha mitragliato gli apprestamenti militari e le organizzazioni aero - portuali di Marsa Matruh; altri nostri aerei hanno nuovamente bombardato le basi navali di Alessandria, la sta­zione di Marsa Matruh, Maaten Bagush, la ferrovia, provocando in­cendi; tutti i nostri velivoli sono rientrati. L'aviazione nemica ha effettuato incursioni su Bir Sofafi, Sidi el Barrani, Sollum e Bardia, senza causare vittime né danni. Nostri velivoli di soccorso, contrad­distinti dai segni internazionali, sono stati attaccati dalla caccia ne­mica mentre prestavano la loro opera al largo di Sidi el Barrani; uno di essi è stato affondato. Gli equipaggi sono stati tratti in salvo. Un nostro sommergibile operante nell'Atlantico ha affondato un cac­ciatorpediniere nemico. Nell'Africa orientale la nostra aviazione ha bombardato le postazioni di artiglieria nemica ad ovest di Gallabat. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Cassala ed Assab senza con­seguenze; su Dire Daua e su Giavello, causando danni lievi e nes­suna vittima. Il nemico ha effettuato, con molti aerei, un attacco a Brindisi durante la notte tra il 15 e il 16 corrente; la pronta ed ef­ficace reazione contraerea ha impedito che fossero lanciate bombe sull'abitato, mentre ne sono cadute varie in mare ed in aperta cam­pagna causando piccoli incendi immediatamente domati e demolendo una casa. Un aereo nemico è stato probabilmente abbattuto ed altri due sono stati colpiti dalla difesa contraerea. Non si lamentano vittime.

 


Discorso di Mussolini

BOLLETTINO N°163  del 17 novembre

Sul fronte greco si sono svolti nella giornata di ieri attacchi e con­trattacchi, specialmente accaniti nel settore della 9.a Armata. La no­stra aviazione, in stretta cooperazione con le truppe, ha bombardato rotabili, ferrovie, posizioni nemiche, postazioni d'artiglieria, provo­cando incendi ed esplosioni, interrompendo le vie di comunicazione, colpendo concentramenti di truppa. Un nostro velivolo non è rien­trato. Nostre formazioni aeree hanno bombardato le opere portuali di Suda (Candia) ed il porto di Alessandria d'Egitto. Nell'Africa settentrionale la nostra aviazione ha bombardato le basi aeree nemiche di el Dabà e Maaten Bagush dove si è sviluppato un vasto incendio, gli impianti di Marsa Matruh e la ferrovia tra que­st'ultima località e Bir Amasin. Un treno merci in movimento, com­posto di una trentina di carri, è stato colpito in pieno da bombe e da raffiche di mitragliatrici ed incendiarie. Baraccamenti ed una trentina di mezzi meccanizzati nemici sono stati attaccati a volo ra­dente con azione di mitragliamento e di spezzonamento ad Alam el Islaguiya (40 chilometri a sud di Sidi el Barrani), subendo gravis­simi danni ed incendi. Aerei nemici, accolti dalla pronta e precisa reazione contraerea, han­no lanciato bombe disordinatamente su Sollum, Bardia, Derna, Bom­ba e Bengasi causando complessivamente due feriti e nessun danno materiale. Un velivolo nemico tipo Lysander è stato abbattuto in fiamme dalla nostra caccia; nella foga dell'inseguimento a volo radente un nostro velivolo da caccia si è, distrutto urtando il suolo. Dall'A.O.I. una nostra formazione aerea ha bombardato gli impianti di Porto Sudan; attaccata dalla caccia nemica ha abbattuto un velivolo tipo Gloster. Incursioni nemiche su Decamerè, Asmara e Massaua non hanno causato vittime ne danni. A Massaua un velivolo nemico è stato ab­battuto. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Bari, causando due feriti e danni quasi insignificanti e su Monopoli, causando un morto e demolendo alcune case di abitazione.

 


BOLLETTINO N°164  del 18 novembre

Nella giornata di ieri scarsa attività dei reparti sul fronte greco. Nella zona di Konica un'intera formazione di cavalleria nemica è stata annientata. La nostra aviazione, in stretta cooperazione con le truppe, ha eseguito intense e ripetute azioni di bombardamento nelle zone di Kalibaki e di Konitza interrompendo ponti e vie di comu­nicazione. Sono stati inoltre colpiti apprestamenti difensivi e barac­camenti, provocando violenti incendi ed esplosioni, mitragliando automezzi nemici, truppe e postazioni contraeree. Altri nostri veli­voli hanno bombardato la base di Corfù. Due nostri aerei non sono rientrati. Un aereo nemico Blackburn Shark è stato abbattuto nei pressi della Sicilia; l'equipaggio, composto di un ufficiale e di un sottufficiale, è stato fatto prigioniero. Nostri velivoli hanno bom­bardato le basi navali di Suda e di Alessandria d'Egitto, colpendo in quest'ultima una nave alla fonda. Un incrociatore nemico, del tipo Leander, è stato colpito con siluri da un nostro velivolo all'uscita del porto di Alessandria. Nell'Africa settentrionale nostri aerei hanno bombardato la ferrovia Fuka - el Dabà e quélla di Marsa Matruh. Aerei nemici hanno lanciato bombe sulla città di Bengasi, uccidendo una donna ed un bambino e causando sei feriti, tra i quali due donne ed un bambino e danni alle abitazioni; e su Bardia, senza conse­guenze. Nell'A.O.I. un incrociatore nemico ha tentato di bombar­dare il porto di Mogadiscio; colpito dal fuoco delle nostre batterie costiere, si è allontanato proteggendosi con cortine fumogene. Aerei nemici hanno bombardato Agordàt senza causare vittime; danni lievi. Un velivolo nemico è stato abbattuto nei pressi del lago Rodolfo.

 


BOLLETTINO N°165  del 19 novembre

Sul fronte dell'Epiro si sono svolti ieri accaniti combattimenti che non hanno spostato le rispettive linee salvo nella zona di Ezeki, villaggio occupato dal nemico. Nostre formazioni aeree hanno attac­cato violentemente le posizioni nemiche provocando esplosioni e mi­tragliando concentramenti di truppe. Tre velivoli nemici sono stati abbattuti; un nostro velivolo non è rientrato. Nell'Africa settentrio­nale la nostra aviazione ha bombardato, spezzonato e mitragliato le opere aeronautiche, gli apprestamenti ed i baraccamenti nemici nell’oasi di Siwa colpendo tutti gli obiettivi e causando danni ingenti; tutti i nostri velivoli sono rientrati. Aerei nemici hanno lanciato bom­be su Tobruk e Bardia senza conseguenze, su Sollum causando tre morti e cinque feriti. Nel Dodecanneso il nemico ha tentato di im­possessarsi dell'isola di Gaidaro. La pronta reazione delle nostre forze terrestri, marittime ed aeree ha ricacciato il nemico che si è rapidamente ritirato. Nell'Africa orientale incursioni aeree del nemico su Agordàt, Corondil, Buna e Gherilli, senza gravi conseguenze.
<< Apparecchi da bombardamento del Corpo Aereo Italiano hanno attaccato con successo una città della costa orientale britannica >>

 


BOLLETTINO N°166 del 20 novembre

Forti e ripetuti attacchi a sud - est di Coriza e a cavallo della rota­bile di Kalibaki sono stati ributtati con molte gravi perdite per il nemico. La nostra aviazione, in stretto collegamento con le forze ter­restri, ha tenuto sotto la sua azione di bombardamento, spezzonamento e mitragliamento le truppe avversarie, colpendo strade, ba­raccamenti e concentramenti di truppe. Oltre ai tre velivoli nemici segnalati col bollettino n. 165, altri cinque velivoli avversari sono stati abbattuti in fiamme. Un nostro velivolo non è rientrato. Nell’Africa settentrionale, avvistato un forte gruppo di autoblindate ne­miche a sud - sud - est di Sidi el Barrani, una nostra formazione aerea d'attacco al suolo gli infliggeva notevoli perdite immobilizzando parte dei mezzi e ponendo in fuga i rimanenti; nostre colonne celeri rag­giunto successivamente il nemico lo impegnavano decisamente, co­stringendolo a ripiegare.Nostre formazioni aeree attaccavano la caccia inglese di protezione ed abbattevano in fiamme sei apparecchi tipo Gloster. Risultano inol­tre distrutti cinque carri armati nemici, una dozzina di autoblindate ed alcuni pezzi di artiglieria. Tutti i nostri velivoli sono rientrati alle basi. Nostre formazioni aeree hanno bombardato il porto di Alessandria di Egitto, le banchine dell'isola di Ras el Tin, l'aero­scalo, navi alla fonda nel lago Nifisha (a sud di Ismailia), gli im­pianti ferroviari di el Hammam, gli apprestamenti di el Qasaba ed accampamenti a Bir el Auwani, a sud - est di Marsa Matruh, provo­cando incendi, esplosioni e visibili danni. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Aerei nemici hanno bombardato a più riprese Tobruk, senza causare danni e Bengasi, causando danni lievissimi e ferendo una donna musulmana. Nell'Africa orientale una nostra pattuglia ha messo in fuga elementi avversari del posto di Ocua, ad ovest di Gu­rafarda (alto Sudan). La nostra aviazione ha bombardato attenda­menti nemici ad Aroma e a Khashm el Ghirba. Un incrociatore ne­mico ha bombardato gli impianti delle saline di Dante causando danni lievi. Aerei nemici hanno bombardato Bardera, Decameré, Agordàt, Cheren e Massaua senza causare vittime; danni non im­portanti. Velivoli nemici hanno tentato di effettuare incursioni sulle coste orientali dell'Italia meridionale. Accolti dalla pronta reazione contraerea, si sono ritirati senza lanciare bombe.

 


BOLLETTINO N°167  del 27 novembre

Sulla fronte greca, soprattutto nel settore korciano, reiterati attacchi del nemico si sono infranti contro la salda resistenza delle nostre truppe. La nostra aviazione ha bombardato la base nemica di Pre­vesa, obiettivi militari nelle zone di Trikala e nel Korciano. Quat­tro nostri velivoli non sono rientrati. Una nostra formazione aerea ha attaccato gli obiettivi militari di Malta colpendo l'aeroporto di Ta Venezia, le opere militari e l'ar­senale di La Valletta provocando un violento incendio. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Un velivolo inglese tipo Wellington è stato costretto ad atterrare in Sicilia. L'equipaggio — composto di sette persone, tra le quali il vice maresciallo dell'aria Owen Tudor Boyd, un maggiore e tre ufficiali inferiori — è stato fatto prigioniero. Nell’Africa settentrionale la nostra aviazione ha riportato un nuovo bril­lante successo; una nostra formazione da caccia, avvistata una grossa formazione da caccia avversaria, numericamente molto superiore, la attaccava decisamente. Nel combattimento venivano abbattuti in fiam­me sette velivoli nemici; quattro Gloster, due Hurricane ed un Blen­heim. Tre nostri velivoli non sono rientrati. Nostre formazioni aeree hanno bombardato le linee ferroviarie Alessandria - Cairo e Alessan­dria - Marsa Matruh, l'aeroporto di Bir Abu Batta (a sud di Marsa Matruh) ed accampamenti nemici lungo la strada Marsa Matruh - Bir Kenays. Aerei nemici hanno lanciato bombe senza conseguenze sul porto di Tobruk. Nell'Africa orientale il nemico ha svolto intensa azione di artiglieria contro le nostre posizioni a Gallabat; avvicinatosi alle nostre linee e contrattaccato, batteva in ritirata lasciando sul ter­reno morti e materiali. Nostri velivoli hanno bombardato la stazione ferroviaria di Showah (Sudan), concentramenti di truppe a Ghedaref, automezzi e postazioni antiaeree a ovest di Gallabat e su Monte Rejan ed il porto di Aden. Un nostro velivolo non è rientrato. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Assab causando cinque morti e nove feriti fra gli indigeni. Una nave da guerra nemica, che tentava di avvicinarsi a Chisimaio, attaccata dalla nostra aviazione è stata costretta a ritirarsi.

 


BOLLETTINO N°168  del 22 novembre

Le nostre truppe di copertura, formate da due divisioni, che dall’inizio delle ostilità si erano attestate in difensiva al confine greco - albanese di Korca, si sono ritirate, dopo undici giorni di lotta, su una linea ad ovest della città, che è stata evacuata. Durante questo periodo si sono svolti aspri combattimenti. Le nostre perdite sono sensibili. Altrettanto e forse più gravi, quelle del nemico. Sulla nuo­va linea si concentrano i nostri rinforzi. Malgrado le condizioni atmo­sferiche proibitive la nostra aviazione ha cooperato con le truppe bombardando alcuni obiettivi nemici. Nell'Africa settentrionale no­stre formazioni aeree hanno bombardato gli impianti ferroviari e gli apprestamenti nemici a Massa Matruh. Da ulteriori accertamenti ri­sulta che durante il combattimento svoltosi il giorno 19 sono stati distrutti al nemico una decina di carri armati, dei quali quattro di tipo medio e danneggiati una ventina di automezzi; le perdite umane inflitte al nemico sono state notevoli. Incursioni aeree nemiche hanno avuto luogo a Sollum, Bardia, Tobruk e Bengasi; danni materiali lievissimi. Navi nemiche hanno bombardato la zona ad est di Sidi el Barrani e le nostre posizioni a Uadi Maktila; nessuna vittima nè danni. Nell'Egeo aerei nemici hanno lanciato bombe disordinata­mente su Lero, la maggior parte delle quali è caduta in mare; nes­suna vittima nè danni.Nell'Africa orientale nostri velivoli hanno bombardato il campo di aviazione di Roseires provocando un incendio. Durante l'attacco ef­fettuato dalla nostra aviazione sul porto di Aden, di cui al bollet­tino n. 167, risultano colpiti un piroscafo e gli impianti dell'aeroporto. Aerei nemici hanno bombardato Assab senza causare vittime; gravi danni al villaggio indigeno. A Massaua, Decamerè, Asmara, nessun danno ne vittime; ad Hargheisa, un morto e cinque feriti; ad Asosa (a sud - est di Kurmuk), otto feriti tra nazionali ed indigeni.

 


 Il solenne atto della firma a Berlino  - Un telegramma al Duce del Ministro Seldte


BOLLETTINO N°169  del 23 novembre

Sul fronte greco le nostre truppe svolgono regolarmente i movimenti previsti per raggiungere le nuove posizioni. La nostra aviazione ha bombardato numerosi obiettivi sulle posizioni nemiche, specialmente nel settore di Korca, colpendo nodi stradali, concentramenti di trup­pe e schieramenti avversari. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Nell'Africa settentrionale incursioni aeree nemiche sul golfo di Bomba hanno causato qualche danno; su Bardia e su Derna, nessun danno. Un nostro velivolo segnalato nel bollettino n. 167 come non rien­trato è stato rintracciato col pilota nell'interno delle nostre linee. Nell'Africa orientale nostri aerei hanno bombardato l'aeroporto di Roseires incendiando al suolo un velivolo tipo Wellesley e danneg­giandone un altro. Altre formazioni aeree hanno bombardato le po­sizioni nemiche oltre Gallabat, determinando un violento incendio e Porto Sudan. Attaccati da cinque velivoli da caccia tipo Gloster, i nostri aviatori ne abbattevano due. Tutti i nostri velivoli sono rien­trati alle basi. Aerei nemici hanno bombardato Cassala, incendiando un ospedale da campo. Formazioni aeree nemiche hanno lanciato bombe su Bari, colpendo in prevalenza abitazioni private, uccidendo una donna e causando cinque feriti tra i quali una donna e due bambini. Piccoli incendi sono stati immediatamente domati.

 


BOLLETTINO N°170  del 24 novembre

Sul fronte greco il nemico ha tentato invano di ostacolare la ma­novra delle nostre truppe, che prosegue regolarmente. Nei pressi di Pantelleria un velivolo tipo Blenheim, raggiunto dalla nostra caccia, e stato abbattuto in fiamme. Durante una crociera offensiva sul cielo di Malta la nostra caccia ha impegnato combattimento con la caccia avversaria, abbattendo in fiamme sei velivoli nemici. Successiva­mente, una nostra formazione da bombardamento ha attaccato gli aeroporti di Micabba e di Hal - Far, centrando gli obiettivi. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Nell'Africa settentrionale l'aviazione nemica ha lanciato bombe su Tobruk e Bardia senza causare vittime ne danni. Nell'Egeo, velieri nemici sono stati bombardati ed incen­diati da nostri velivoli nei pressi dell'isola di Samo. Nostre unità leggere hanno attaccato e colpito un mas ed alcune navi posamine avversarie. Tutte le nostre unità sono rientrate illese. Nell'Africa orientale elementi corazzati nemici hanno attaccato el Galo (Kenia) e sono stati respinti con perdite. Un aereo nemico, in ricognizione su Chisimaio, è stato abbattuto dalla nostra caccia; l'equipaggio è stato catturato. Aerei nemici hanno lanciato bombe nei pressi di Decamerè, senza conseguenze. L'avia­zione nemica ha effettuato un'incursione notturna su Torino e sulla Liguria lanciando bombe, spezzoni incendiari e razzi illuminanti. Nessuna vittima, né danni.

 


BOLLETTINO N°171  del 25 novembre

Sul fronte greco, efficaci contrattacchi da parte di nostri elementi. La nostra aviazione ha effettuato bombardamenti sulle posizioni ne­miche, particolarmente lungo la costa dell'Epiro. Aerei nemici han­no eseguito un'incursione su Durazzo, causando qualche ferito e lievi danni. Un velivolo avversario è stato abbattuto. La nostra caccia, inseguito e raggiunto un bimotore nemico tipo Wellington, lo ha abbattuto in mare a nord di Malta. Una nostra squadriglia da caccia ha effettuato una incursione a volo radente sull'aeroporto di Micab­ba, mitragliando numerosi velivoli alla periferia del campo; tre di essi si sono subito incendiati. L'incendio, propagatosi rapidamente, ha provocato varie esplosioni violentissime ed ha assunto propor­zioni notevoli, visibili sino dalle coste della Sicilia. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Nostri velivoli hanno attaccato la base navale di Alessandria d'Egitto, colpendo ripetutamente gli obiettivi del porto. Altri velivoli hanno portato la loro offesa sugli apprestamenti militari nella zona a sud di Marsa Matruh. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Tobruk e su Bardia, causando lievi danni e qualche ferito in quest'ultima lo­calità; su Derna, colpendo una colonia marina e causando cinque morti e due feriti. Ad Apollonia è stato attaccato con bombe e mitragliato a bassa quota un ospedale recante visibilissimi i segni della Croce Rossa. Si lamenta un ferito. Un velivolo tipo Blenheim, rag­giunto dalla nostra caccia ad est di Amseat, è stato abbattuto in fiamme.

 


BOLLETTINO N°172  del 26 novembre

Sul fronte greco, reparti nemici sbarcati sul litorale epirota sono stati in parte distrutti ed in parte catturati, con le loro armi. La nostra aviazione ha effettuato numerosi attacchi su tutta la zona delle operazioni in stretta collaborazione con le forze terrestri. Nodi stra­dali, ponti, colonne di automezzi e concentramenti di truppe nemi­che lungo la valle del Kalamas, ad Arta e presso Perati ed Erseke, sono stati oggetto di violenti bombardamenti in quota, a volo ra­dente ed in picchiata. I forti dell'isola di Corfù sono stati ripetuta­mente bombardati e colpiti causando violenti incendi ed esplosioni. La nostra caccia ha abbattuto due velivoli tipo Blenheim nel cielo di Durazzo. Apparecchi nemici hanno effettuato una incursione su Lero e su Stampalia. Sono stati danneggiati alcuni fabbricati di cui uno solo di qualche interesse militare. Nessun morto e nessun ferito. Cinque degli apparecchi incursori sono stati abbattuti in fiamme dalla difesa antiaerea. Nell'Africa orientale un attacco di elementi meccanizzati nemici nella zona di Sabderat e nella valle Ghirghir (Serobatib) è stato prontamente respinto dalle nostre truppe; alcuni automezzi nemici sono rimasti nelle nostre mani. Aerei avversari hanno lanciato bombe su Assab causando un morto e quattro feriti; danni lievi.

 


BOLLETTINO N°173  del 27 novembre

Sul fronte greco normale attività di ricognizione e di pattuglie. La nostra aviazione ha effettuato continue azioni contro gli appresta-menti e le truppe nemiche. Tutte le vie di comunicazione nemiche sono state inoltre oggetto di intensi attacchi. I nodi stradali di Perati, Delvinaki e Doljana, i centri di Erseke e Minina, i ponti sul Ka­lamas, di Perati e di Minina sono stati colpiti ripetutamente ed in­terrotti. Il campo di aviazione di Giànnina è stato bombardato. Nell'isola di Corfù sono stati colpiti il forte nuovo, la banchina del porto e le alture di Corakiana. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Aerei nemici hanno bombardato Valona senza causare vittime né danni. Durante una ricognizione offensiva sull'isola di Malta un ve­livolo da caccia nemico è stato abbattuto in mare, in combattimento con la nostra caccia. Un nostro velivolo non è rientrato. Nell'Africa settentrionale, aerei nemici hanno lanciato bombe su Tripoli causan­do due feriti e danni poco importanti nella zona del porto. Altri velivoli nemici hanno attaccato la ridotta Maddalena, Garn ul Grein e le nostre posizioni limitrofe. Un velivolo nemico, colpito dal fuoco contraereo, è precipitato in fiamme. Un membro dell'equipaggio lanciatosi col paracadute è stato catturato. Secondo notizie attendi­bili, il bombardamento aereo del porto di Alessandria effettuato dalle nostre squadriglie con bombe di grosso calibro il 19 novembre, ha gravemente colpito sei navi da guerra, l'officina riparazioni della Compagnia del Canale, utilizzata dalla flotta nemica, i campi di aviazione di Helwan e Abu - Sceir nel quale ultimo sono stati incen­diati e distrutti quattro velivoli. Nell'Africa orientale, le nostre for­mazioni aeree hanno bombardato le postazioni di artiglieria nemiche ad ovest di Gallabat. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Assab, Massaua e Danghilà senza causare vittime. Ai cinque velivoli ne­mici abbattuti durante l'attacco su Lero, segnalati col precedente bol­lettino, deve aggiungersi un sesto velivolo abbattuto dalla difesa con­traerea della R. Marina. Aerei nemici provenienti dal cielo della Svizzera hanno lanciato bombe e spezzoni incendiari su Torino, dan­neggiando alcuni stabili nel centro e alla periferia della città. Un principio d''incendio in una vetreria è stato subito domato. Molte bombe sono cadute in aperta campagna, dove sono state demolite due case coloniche. Un soldato che trovavasi di sentinella è stato ucciso. I feriti da bombe e da schegge sono due.

 


BOLLETTINO N°174  del 28 novembre

Nella giornata di ieri, sul fronte greco, le truppe dell'11.a Armata hanno in diversi punti sferrato contrattacchi coronati da successo. Due squadre aeree, con un complesso di alcune centinaia di appa­recchi, hanno cooperato nel campo tattico con le forze terrestri ed hanno inoltre bombardato i seguenti obiettivi nemici: il campo di Cozani, dove sono stati distrutti nove velivoli, dei quali cinque in­cendiati, il campo di Florina, dove sono stati incendiati cinque cac­cia P.Z.L., la stazione ferroviaria di Florina. Tutti i nostri apparec­chi sono tornati alle basi. Nel pomeriggio di ieri una nostra for­mazione navale, mentre incrociava a sud della Sardegna, è venuta in contatto con una squadra inglese proveniente da ovest, composta da alcune navi da battaglia, da una nave portaerei e da numerosi incrociatori. Impegnato il combattimento, le nostre navi hanno sicuramente colpito e danneggiato un incrociatore tipo Kent e un incro­ciatore tipo Birmingham. Un proiettile nemico ha colpito un nostro incrociatore, il Fiume, ma non è esploso. Un nostro caccia, invece, il Lanciere, colpito in modo grave, è stato rimorchiato sino alla base. Le artiglierie antiaeree delle nostre unità hanno abbattuto due velivoli nemici. Mentre, cessato il fuoco, la squadra nemica si allon­tanava rapidamente verso sud - est, è stata raggiunta a 200 chilometri circa dalla Sardegna da alcune delle nostre formazioni da bombar­damento S. 79, scortate dalla caccia. Sono stati colpiti con bombe di grosso calibro una nave portaerei, una nave da battaglia, un in­crociatore. Una successiva esplorazione aerea ha controllato che la nave da battaglia era ferma con incendio a bordo. Negli aspri combattimenti aerei fra la nostra caccia e quella che si era levata dalla portaerei sono stati abbattuti cinque apparecchi nemici. Un nostro C.R. 42 e un apparecchio da ricognizione non sono tornati alla base. Nel Mar Rosso, il mattino del 26 corrente, un nostro sommer­gibile, il Galileo Ferraris, ha lanciato tre siluri contro tre piroscafi di un convoglio nemico fortemente scortato. Tutti e tre i piroscafi sono stati colpiti in pieno e affondati.

 


BOLLETTINO N°175  del 29 novembre

Nella giornata di ieri, sul fronte greco, le divisioni Ferrara, Siena e Centauro della 11.a Armata hanno contrattaccato e stroncato ogni tentativo nemico di infiltrazione. Sul fronte della 9.a Armata nessun avvenimento particolare. Circa 300 velivoli delle nostre formazioni aeree hanno bombardato i centri e le vie di comunicazione colpendo ripetutamente gli obiettivi, specialmente nelle zone di Erseke e di Sopiki, provocando esplosioni ed incendi. Ad Erseke un deposito di carburanti è stato mitragliato ed incendiato. Nei combattimenti aerei sono stati abbattuti quattro velivoli da caccia nemici; due nostri ve­livoli non sono rientrati. Sul fronte della 9.a Armata la nostra arti­glieria contraerea ha abbattuto due velivoli in fiamme: un altro da bombardamento ha atterrato nel letto del fiume Devoli; l'equipaggio composto di un ufficiale e di due sottufficiali è stato catturato. Altre formazioni aeree hanno bombardato gli obiettivi di Corfù. Su que­st’ultima base il mattino del giorno 28 nostre unità navali hanno eseguito una prolungata azione di bombardamento a breve distanza contro le opere militari. Sono stati colpiti con evidenti risultati di­struttivi: le batterie di S. Salvatore, di S. Stefano, di Cultura e di Roda; gli apprestamenti difensivi e la caserma di Sidari; la stazione radio di Tignola e una stazione di vedetta. La reazione nemica è stata disordinata e senza effetto. Le nostre unità non hanno riportato alcun danno. Nei pressi di Malta, avvistata una formazione navale nemica, questa veniva raggiunta ed attaccata da nostre formazioni aeree. Una grossa nave da guerra è stata colpita in pieno da una bomba di grosso calibro. Violenti combattimenti si sono impegnati tra i nostri velivoli da bombardamento, scortati dalla caccia e la caccia avversaria. Cinque velivoli nemici sono stati abbattuti e quat­tro seriamente danneggiati. Un nostro velivolo non è rientrato. Du­rante la notte nostri aerei hanno bombardato il porto della Valletta (Malta). Nell'Africa orientale incursioni aeree nemiche su Tessenei, senza conseguenze, su el Uasch, causando due feriti e su Comar (Me­temma), ferendo alcuni sudditi ed uccidendo un bambino. Un no­stro sommergibile — il Marconi — ha affondato in Atlantico una nave da trasporto inglese carica di 10.000 tonnellate. Aerei nemici hanno tentato di raggiungere le città di Brindisi e Taranto. Accolti dal violento fuoco di sbarramento della difesa contraerea hanno lanciato, solo nei pressi di Brindisi, bombe dirompenti ed incendiarie, che sono cadute in aperta campagna e nel mare.

 



BOLLETTINO N°176  del 30 novembre

Sul fronte greco, le nostre truppe si sono tenacemente opposte ad at­tacchi avversari ed in alcuni punti hanno sferrato efficaci contrattac­chi, di carattere locale. Meritano particolare menzione la divisione Ferrara ed il Reggimento cavalleggeri Guide. Due squadre aeree sono state impiegate durante l'intera giornata in azioni di bombardamento, spezzonamento e mitragliamento su obiettivi interessanti le opera­zioni in corso sul fronte greco - albanese. Opere militari, nodi stradali, concentramenti di truppa e schieramenti avversari sono stati ripetutamente battuti e centrati. A Policani sono stati efficacemente mitragliati reparti di truppe. Sulla strada ad ovest di Sajada sono stati attaccati a volo radente ed efficacemente colpiti accampamenti ed automezzi. Su Shkore tre nostri velivoli da bombardamento sono stati attaccati da nove velivoli nemici tipo Gloster; dopo vivace com­battimento un velivolo nemico è stato abbattuto. Tutti i nostri veli­voli sono rientrati alle basi. Durante combattimenti aerei svoltisi il giorno 27, tre velivoli nemici tipo Gloster e uno tipo Blenheim sono stati abbattuti dalla nostra caccia; l'equipaggio di quest'ultimo è stato fatto prigioniero. Tre nostri velivoli non sono rientrati. Du­rante un'esplorazione nei pressi di Malta, nostri velivoli hanno con­statato fin da grande distanza il divampare di un vasto incendio provocato dal bombardamento di La Valletta, di cui è stata data no­tizia nel precedente bollettino. Nell'Africa settentrionale, nostri ve­livoli hanno mitragliato ripetutamente postazioni d'artiglieria nelle zone di el Dawaia ed Uadi Halazin (a 60 e 100 chilometri ad est di Sidi el Barrani). Aerei nemici hanno lanciato bombe a Sidi el Bar­rani senza conseguenza. Nell'Africa orientale, nostri aerei hanno spezzonato automezzi nemici nella zona di Menze (a nord – ovest di Gubba), provocando due incendi. Aerei nemici hanno bombardato Cheren, causando lievi danni, e mitragliato il porto di Assab, causan­do sei feriti

 


BOLLETTINO N°177  del 1 dicembre

Sul fronte greco, rinnovati attacchi del nemico sono stati respinti dalle nostre truppe che hanno vigorosamente contrattaccato. Si è particolarmente distinta la divisione alpina Julia. Nell'Africa setten­trionale automezzi nemici sono stati spezzonati e posti in fuga da una nostra squadriglia in esplorazione offensiva nella zona di el Auenat. Due aerei nemici hanno lanciato bombe su Menelao (Cirenaica), senza causare danni né vittime. Nell'Africa orientale un attacco ne­mico su Gallabat è stato respinto. Uno scontro a noi favorevole si e svolto ad Irogri (ovest del lago Rodolfo); dopo sei ore di combat­timento, il nemico è stato posto in fuga lasciando sul terreno 72 morti tra i quali un ufficiale, vari feriti, armi e tre autocarri carichi di materiali e munizioni. Da parte nostra le perdite sono minori.

 


BOLLETTINO N°178  del 2 dicembre

Sul fronte greco, violenti attacchi nemici sono stati ovunque respinti. Il nemico, ributtato da nostri contrattacchi sulle posizioni di par­tenza, ha subito gravi perdite specialmente sulla destra della 11.a Ar­mata, dove l'attacco, preceduto da intensa preparazione d'artiglieria, e stato condotto da un intero Corpo d'Armata. Sul fronte della ha Armata si sono particolarmente distinti due battaglioni della divisione Pusteria e la divisione Ferrara; alla testa del 47° reggimento fanteria è gloriosamente caduto il colonnello Trizio. Reparti di ca­valleria sorpresi da nostri esploratori alpini sono stati annientati. Aerei nemici hanno lanciato bombe senza conseguenze su zone deserte di alcune isole del Dodecanneso. Nell'Africa orientale la nostra caccia ha incendiato un velivolo tipo Wellesley sul campo di Ghedaref. Aerei nemici hanno lanciato bombe nella zona di Cassala, causando due morti e quattro feriti tra la popolazione; un velivolo nemico è stato abbattuto dalla difesa contraerea. Altre incursioni aeree hanno avuto luogo su Burao, dove due donne sono state ferite; su Assab e su Metemma, dove si lamentano tre morti e diciassette feriti.

 


BOLLETTINO N°179  del 3 dicembre

Attacchi greci e nostri contrattacchi, sul fronte della 9a e della 11a Armata. La nostra aviazione ha cooperato con le truppe, bombar­dando vie di comunicazione e mitragliando postazioni ed automezzi nemici; nostre formazioni aeree hanno bombardato il Forte Nuovo ed altri obiettivi militari a Corfù. Nel Mediterraneo centrale, la no­stra caccia ha abbattuto in fiamme un velivolo tipo Blenheim. Nella notte dal 27 al 28 novembre, un nostro sommergibile in crociera nelle acque del canale di Sicilia ha attaccato e colpito con un siluro un incrociatore nemico scortato da due cacciatorpediniere proveniente da Malta. Nell'Africa settentrionale un attacco nemico, appoggiato dal fuoco di artiglieria, al nostro posto di el Gazala, sul massiccio di el Auenat, é stato respinto dal nostro presidio. Nostri aerei hanno spezzonato il posto inglese di Ain el Prinz. Nell'Africa orientale, incursioni aeree nemiche su Adi Ugri e Zula hanno causato danni lievissimi; nessuna vittima. A Metemma un aereo nemico é stato abbattuto dalle nostre truppe. Aerei nemici hanno lanciato alcune bombe su Napoli e su Augusta, che hanno causato danni non im­portanti e piccoli incendi subito domati; non si lamentano vittime. Un nostro sommergibile rientrato alla base ha riferito di aver affon­dato in Atlantico il 18 novembre il piroscafo inglese Lylian Moller di 5.000 tonnellate. L'Ammiragliato britannico ha recentemente an­nunziato la perdita dei sommergibili Rainbou, e Triad. Detti som­mergibili operavano in Mediterraneo. Debbono pertanto annoverarsi tra quelli distrutti dalla Marina italiana, secondo quanto annunziato di volta in volta nei precedenti bollettini. Caratteristiche delle uni­tà affondate: Rainbow, dislocamento in superficie 1475 tonnellate, in immersione 2030 tonnellate, armato con otto tubi di lancio da 533 millimetri, un cannone da 102 millimetri e due mitragliere contraeree; Triad, dislocamento in superficie 1090 tonnellate, in immersione 1575 tonnellate, armato con dieci tubi lanciasiluri da 533 millimetri, un cannone da 102 millimetri, due cannoncini contraerei.

 


BOLLETTINO N°180  del 4 dicembre

Sul fronte greco, rinnovati attacchi di numerose formazioni nemi­che con preparazione e rilevante appoggio di artiglierie sono stati contenuti dalla tenace resistenza delle nostre truppe, che hanno an­che vigorosamente contrattaccato. Le nostre formazioni aeree hanno appoggiato l'azione delle truppe concentrando violenti bombarda­menti specialmente nella zona ad ovest di Erseke. I porti di Prevesa e di S. Maura sono stati attaccati con successo dai nostri bombardieri. Una nostra formazione di aerei, incontratasi con una squadriglia di velivoli P. Z. L. ne ha abbattuti sei in fiamme nel cielo di Tirana. Tre nostri velivoli non sono rientrati. Aerei nemici hanno lanciato bombe a Mirake (Elbassan), uccidendo due donne, un bambino ed un operaio, senza causare danni. Nostri velivoli siluranti hanno si­lurato nella baia di Suda due incrociatori nemici. Nell'Africa orien­tale, il giorno 29 novembre un incrociatore nemico ha aperto il fuoco sulle opere di Alula, causando qualche danno; nessuna vittima. Il 1° dicembre un nostro sommergibile ha silurato in Atlantico un cacciatorpediniere nemico.

 


BOLLETTINO N°181  del 5 dicembre

Sul fronte greco, anche nella giornata di ieri si sono svolti attacchi e contrattacchi nei settori delle due Armate. Nostre formazioni aeree da bombardamento normale ed in picchiata, in efficaci azioni di cooperazione aero - terrestre hanno bombardato opere militari, rota­bili, ponti, autocolonne di salmerie e truppe in marcia. La rotabile Premeti - Perati é stata particolarmente e ripetutamente attaccata, ri­manendo interrotta in più punti. Le basi di Corfù, Zante e Prevesa sono state bombardate. Durante un combattimento tra una nostra formazione da caccia ed una nemica sono stati abbattuti cinque ve­livoli da caccia avversari; due nostri velivoli non sono rientrati. Il 29 novembre un nostro sommergibile, il Delfino, ha affondato un cacciatorpediniere greco nel mare Egeo. Nell'Africa orientale, ele­menti meccanizzati nemici hanno attaccato un nostro posto ad ovest di Tessenei e sono stati prontamente respinti. Incursioni aeree ne­miche su Cheren e su Ghinda non hanno causato danni né vittime. Un velivolo nemico è stato abbattuto dalla nostra caccia. Aerei ne­mici provenienti dalla Svizzera hanno lanciato bombe su Torino. Si deplorano un morto e tre feriti, nei pressi di un ospedale; taluni incendi, subito domati di una tintoria, di un lanificio e di una fab­brica di tappeti; nessun danno agli obiettivi militari.

 


BOLLETTINO N°182  del 6 dicembre

In Albania il nemico, impiegando forze tratte anche dalle altre fron­tiere, continua la sua pressione particolarmente alla nostra ala sini­stra. Le nostre truppe hanno contrattaccato. Nei combattimenti le truppe delle divisioni Arezzo e Venezia sono state superiori ad ogni elogio. La nostra aviazione ha attaccato con successo vie di comu­nicazione e concentramenti di truppe nemiche con azioni di bom­bardamento e di mitragliamento. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. Nell'Africa settentrionale, scontri di pattuglie nella zona a sud di Sidi el Barrani; il nemico è stato posto in fuga ed ha abbandonato armi e munizioni. L'aviazione nemica ha lanciato qualche bomba nella zona di Tobruk, causando due morti ed un ferito ed in quelle di Sollum e di Sidi el Barrani, senza causare vittime né danni.

 


 

 


BOLLETTINO N°183  del 7 dicembre

In Albania, il nemico continua la sua pressione alla nostra estrema ala sinistra sul gruppo di montagne ad ovest di Pogradec, limitando la sua attività, sul rimanente fronte, ad attacchi locali nella zona di Argirocastro. Nostri contrattacchi ci hanno ridato il possesso di di­verse posizioni. Si sono particolarmente distinti il battaglione alpino Bolzano, il 2° reggimento bersaglieri ed il 26° artiglieria di Corpo d'Armata. La nostra aviazione, malgrado le condizioni atmosferiche decisamente avverse e la nutrita reazione contraerea, ha effettuato numerosi attacchi a volo radente, bombardando e mitragliando trup­pe, automezzi e colonne di salmerie, interrompendo rotabili e col­pendo centri d'affluenza. Gli obiettivi militari di Zante e di Arta sono stati violentemente bombardati. Ad Erseke è stata provocata la esplosione di un deposito di munizioni. Nell'Africa orientale, quat­tro aerei nemici tipo Wellesley hanno mitragliato Buriè causando un morto e qualche ferito; intervenuta la nostra caccia, ne abbatteva tre. Altri aerei nemici hanno bombardato un villaggio a nord - est di Sabderat, uccidendo e ferendo alcuni indigeni; ugualmente a Ghelebà (Callam) bombe nemiche ferivano tre donne e quattro bam­bini, tutti indigeni; a Metemma e nella stretta Sabderat, incursioni aeree nemiche non hanno causato vittime né danni; a Neghelli è stato ucciso un ascaro.

 


BOLLETTINO N°184  del 8 dicembre

In Albania, rinnovati attacchi nemici all'ala sinistra della 9a Armata sono stati respinti dalle nostre truppe. Sul rimanente del fronte at­tività di pattuglie esploranti da ambo le parti. Nostri velivoli hanno bombardato gli obiettivi militari di Prevesa e di Itaca. Aerei nemici hanno effettuato incursioni su Valona. Accolti dalla tempestiva e precisa reazione contraerea ed attaccati dalla nostra caccia hanno perduto un velivolo che è stato abbattuto dalle batterie contraeree della R. Marina; un altro che è stato abbattuto in fiamme dalla nostra caccia; altri due, inseguiti dai nostri cacciatori, sono scomparsi nelle nubi con segni di incendio a bordo. Nell'Africa settentrionale, una nostra formazione da caccia ha mitragliato a volo radente numerosi mezzi meccanizzati nemici ad est di Bir Enba, immobilizzandone alcuni; un nostro velivolo ha bombardato apprestamenti militari ne­mici lungo l'Uadi el Rami (presso Marsa Matruh). Nell'Africa orien­tale, nostri aerei hanno attaccato una ventina di automezzi a Mecali Welles (a nord di Cassala), la stazione ferroviaria di Malawiya (a sud di Cassala) ed un velivolo Wellesley al suolo sul campo di Saraf Said (nord - est di Gallabat). Tutti i nostri velivoli sono rientrati.

 


BOLLETTINO N°185  del 9 dicembre

Sul fronte greco, nel settore della IX Armata, reiterati attacchi del nemico sono stati respinti dalle nostre truppe che hanno anche sfer­rato numerosi e vittoriosi contrattacchi. L' XI Armata ha comple­tato, senza perdite di uomini e di materiali, il ripiegamento ordinato su una linea a nord di Argirocastro e minori località limitrofe. La nostra aviazione, pur ostacolata da avverse condizioni atmosferiche, ha bombardato gli obiettivi militari di Santa Maura e del golfo di Arta. I resti di uno dei velivoli nemici, segnalati nel precedente bollettino come gravemente colpiti, sono stati rintracciati nel nostro territorio; un ufficiale pilota inglese, lanciatosi col paracadute, è stato raccolto gravemente ferito. Nell'Africa settentrionale, una colonna di mezzi meccanizzati nemici è stata posta in fuga dal fuoco della nostra ar­tiglieria a sud - est di Alma Rabia. Formazioni nemiche hanno at­taccato l'aeroporto di Tripoli e le località di Gargaresc, Zanzur e Tarhuna, causando un morto e cinque feriti e qualche danno materiale. Altri aerei nemici hanno attaccato l'aeroporto di Bengasi, danneggiando un'aviorimessa, ed Ain Gazala, senza conseguenze. Tre velivoli nemici sono stati abbattuti dalla nostra caccia, un quarto dalle batterie contraeree della Regia Marina. Nell'Africa orientale, incur­sioni aeree nemiche su Gallabat e su Gherille (Somalia) hanno cau­sato qualche morto ed alcuni feriti. Altre incursioni su Mojale e Mega non hanno causato vittime, né danni.

 


BOLLETTINO N°186  del 10 dicembre

Sul fronte greco, alla nostra sinistra e nel settore dell'Osum sono stati ributtati attacchi del nemico, che, sopraffatto dalla nostra im­mediata reazione, ha subito gravi perdite. Sul resto del fronte le no­stre truppe si sono consolidate sulle nuove posizioni occupate. Alla testa dei suoi battaglioni alpini è valorosamente caduto il colonnello Psaro. In Africa settentrionale, sono stati abbattuti quattro apparec­chi nemici. In Africa orientale, il nemico ha effettuato una incur­sione nella zona di Tessenei, con un piccolo reparto guidato da un ufficiale inglese e montato su autocarri che portavano la bandiera italiana. A malgrado di ciò, riconosciuto il nemico, il tentativo è stato sventato dal pronto intervento di una nostra mezza compagnia. Il reparto inglese, il cui comandante è caduto, ha prontamente ripie­gato con gravi perdite. Da parte nostra un ufficiale e alcuni ascari feriti. Azioni aeree nemiche su Assab e lungo la ferrovia di Gibuti non hanno recato danni sensibili.

 


BOLLETTINO N°187  del 11 dicembre

All'alba del giorno 9, divisioni corazzate inglesi hanno attaccato il nostro schieramento a sud - est di Sidi el Barrani, tenuto da formazioni di truppe libiche. Queste truppe hanno valorosamente resistito in un primo tempo, ma dopo alcune ore sono state sopraffatte e si sono ritirate su Sidi el Barrani. Nella giornata del 9 e nella giornata di ieri, combattimenti di una violenza eccezionale si sono svolti tra le truppe nemiche e le nostre. La Divisione Camicie nere Tre Gennaio e la Prima divisione Libica hanno tenuto testa all'attacco infliggendo al nemico perdite oltremodo gravi. Nella zona continuano accaniti com­battimenti. In uno di essi è caduto, alla testa dei suoi battaglioni li­bici, il generale Maletti. La nostra aviazione ha volato in ogni istante sul cielo della battaglia, mitragliando e bombardando le formazioni corazzate nemiche. Sul fronte greco la giornata è trascorsa senza azioni degne di particolare rilievo.

 


BOLLETTINO N°188  del 12 dicembre

Sul fronte greco, qualche sporadico tentativo di attacco nemico è meato nettamente respinto. Abbiamo catturato prigionieri e armi auto­matiche. Le nostre forze aeree, malgrado le condizioni proibitive del tempo, hanno effettuato azioni di bombardamento su concentra­menti di truppe in zona Borova e su piroscafi alla fonda nel golfo di Patrasso. In Africa settentrionale le operazioni sono tuttora in corso. Anche nella giornata di ieri si sono svolti accaniti combatti­menti ad ovest di Sidi el Barrani, nella zona di Bug Bug. Le perdite in mezzi e uomini inflitte al nemico sono considerevoli. Anche le nostre sono sensibili. Nel combattimento aereo di cui è stata data notizia col bollettino n.186, gli aerei nemici abbattuti, anziché quat­tro sono tredici, schiacciati al suolo e accertati. Sette nostri velivoli non sono rientrati. In Africa orientale, attività di piccoli reparti: al confine sudanese una nostra pattuglia ha sorpreso e annientato un posto nemico. In zona Tessenei (Eritrea) un tentativo nemico di in­filtrazione, condotto con qualche carro armato e cinque autoblindo, è stato arrestato e respinto dalle nostre truppe e dalle nostre artiglierie anticarro. Un nostro aereo in ricognizione, attaccato da sette caccia nemici, ne abbatteva uno in fiamme e rientrava incolume. Un in­crociatore inglese presentatosi davanti a Chisimaio, ha sparato al­cuni colpi contro la città, senza provocare danni veniva a sua volta colpito dalle nostre batterie costiere. Aerei nemici hanno bombar­dato le zone di Argheisa e di El Uak, nella Somalia ex britannica.

 


BOLLETTINO N°189  del 13 dicembre

Alla frontiera cirenaica, nella zona tra Sollum e Sidi el Barrani e nella zona desertica a sud est, è continuata ieri violenta la battaglia tra le nostre truppe che combattono con grande valore e le colonne coraz­zate nemiche. Le nostre squadriglie da caccia e da bombardamento, nonostante tempeste di sabbia sollevate dal ghibli, hanno volato inin­terrottamente dall'alba al tramonto bombardando ed incendiando le unità nemiche. Il numero complessivo degli apparecchi nemici ab­battuti in combattimento dal giorno 9 sale a diciotto. Dallo stesso giorno, dodici nostri velivoli non sono rientrati. In Africa Orientale, attività di nostre pattuglie al confine sudanese, col concorso della nostra aviazione che ha inflitto perdite a mezzi meccanizzati nemici. Un apparecchio nemico è stato abbattuto in fiamme. Sul fronte greco, nessun avvenimento degno di speciale se­gnalazione. Sono stati respinti piccoli attacchi di carattere locale.

 
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