BOLLETTINI di GUERRA 1940 - 1943

I bollettini di guerra sono comunicazioni ufficiali, di solito giornaliere, del comando supremo delle forze armate con cui si danno informazioni sull'andamento delle operazioni belliche.
Quelle che seguono sono scannerizzazioni di documenti, precisamente ritagli di giornale, ORIGINALI, incollate sulle pagine di agende, si tratta dei Bollettini di guerra dal n°159 al n°281 pubblicati dal 13 Novembre 1940 al 13 Marzo 1941, bollettini dal n°904 al n°1069 pubblicati dal 15 Novembre 1942 al 29 Aprile 1943, bollettini dal n°1079 al n°1201 pubblicati dal 30 Aprile 1943 all'8 settembre 1943.
Sono divisi in tre Tomi, chiamati così da chi in tempo di guerra ha ritagliato e incollato sulle pagine questi bollettini, quelle in mio possesso sono il tomo 2°, 7° e 8° in ogni pagina destra si trova un bollettino, mentre sulla pagina sinistra alcune foto e/o articolo a corredo.
Questi bollettini sono frammezzati da articoli dei discorsi del duce e articoli che illustrano le operazioni di guerra. Non so chi è l'autore di questo certosino lavoro, molto probabilmente un dottore o un farmacista, in quanto le agende in questione sono di provenienza di due ditte farmaceutiche ( Agenda A. Wassermann del 1939 e del 1942 e Agenda Gibbs del 1942 ), nelle agende non ci sono appunti o note personali scritte a mano.

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Primo tomo
Dal n°159 ( 13/9/1940) al n°189 (13/12/1940) Dal n°190 (14/12/1940) al n°219 (12/1/1941) Dal n°220 (13/1/1941) al n°250 (12/2/1941) Dal n°251 (13/2/1941) al n°281(15/3/1941)

 


BOLLETTINO N°190  del 14 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica sono continuati i combattimenti per tutta la giornata di ieri e nel pomeriggio; alcuni contrattacchi effet­tuati dalle nostre truppe hanno rallentato la pressione nemica. No­stre formazioni aeree hanno volato ininterrottamente sul campo di battaglia. La nostra caccia ha abbattuto in combattimento sei Gloster; tutti i nostri aerei sono rientrati, alcuni con morti e feriti a bordo. In Africa orientale, al confine sudanese, attività di pattuglie e di ar­tiglieria. Nostri aerei hanno spezzonato un’autoblindo immobiliz­zandola, mitragliato e bombardato salmerie. Una formazione da bombardamento e da caccia ha effettuato un'azione a volo radente sul campo di aviazione di Goz - Regeb incendiando al suolo cinque aerei decentrati nella boscaglia. Durante l'azione il comandante della formazione, per avaria all'apparecchio, fu costretto ad atterrare in territorio nemico; un suo gregario con audace abilità riusciva ad atterrare vicino, prenderlo a bordo e riportarlo incolume alla base. Sul fronte greco, attacchi nemici sferrati in diversi settori sono stati decisamente stroncati dalle nostre truppe che hanno vigorosamente contrattaccato. Specialmente nel settore di Osum il nemico ha subito perdite sensibili. Nei combattimenti di questi giorni si è particolar­mente distinta la divisione alpina Tridentina. La nostra aviazione, con ondate successive di bombardieri e picchiatelli, ha efficacemente colpito concentramenti di truppe e colonne in marcia. Nel corso della notte nostri aerei da bombardamento, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, hanno con effetti visibili colpito l'aeroporto di Micabba (Malta). La sera del 13 aerei nemici hanno compiuto un'incursione su Crotone lanciando alcune bombe che han­no arrecato qualche danno ad una casa ed incendiato due baracche. Si lamentano due feriti leggeri. Come già citato nel bollettino n. 180, il sommergibile Argo comandato dal tenente di vascello Alberto Crepas, che ha silurato il 1° dicembre in Atlantico il cacciatorpedi­niere canadese Seguenay, ha attaccato il 5 dicembre un convoglio nemico scortato, silurando un piroscafo di 12.000 tonnellate che è affondato capovolgendosi.

 


BOLLETTINO N°191 del 15 dicembre

Dopo l'evacuazione di Sidi el Barrani, ieri — sesta giornata della grande battaglia — le truppe italiane e quelle inglesi si sono san­guinosamente scontrate dalla mattina al tramonto nella zona deser­tica Forte Capuzzo - Sollum - Bardia. Attacchi e contrattacchi si sono svolti senza sosta. Il campo di battaglia è seminato di gruppi di autoblindo e di carri armati nemici che bruciano. Ma la pressione delle forze nemiche non si è ancora attenuata. L'aviazione si è pro­digata, con l'ammirevole spirito di sacrificio che la distingue, bom­bardando e combattendo ininterrottamente. Nei combattimenti di ieri sono stati abbattuti in fiamme dalla nostra caccia undici veli­voli. Ulteriori controlli fanno salire a dodici i velivoli nemici abbat­tuti nel giorno precedente. Sei dei nostri apparecchi da bombarda­mento non sono rientrati. Il nemico ha effettuato azioni di bombar­damento contro la base di Bardia e quella di Tripoli. In quest'ulti­ma città due apparecchi nemici sono stati abbattuti. Sul fronte greco, attacchi nemici in vari settori sono stati ributtati dai nostri contrat­tacchi durante i quali il nemico ha subito considerevoli perdite. No­stre formazioni aeree hanno eseguito con continuità efficaci bom­bardamenti su concentramenti di truppe greche, su salmerie e auto­mezzi a diretto concorso delle operazioni terrestri. Nostri picchiatelli hanno interrotto nodi stradali, bombardato e mitragliato truppe nemiche. Altre formazioni hanno colpito un viadotto sulla ferrovia Salonicco - Atene. In Africa orientale, i nostri aerei hanno bombar­dato obiettivi militari nemici nella zona di Gallabat. Al confine su­danese attività di pattuglie e di artiglieria. Il nemico ha eseguito in­cursioni aeree su alcune località dell'Eritrea, senza fare vittime né recare notevoli danni. Il sommergibile Neghelli, al comando del ca­pitano di corvetta Carlo Ferracuti, ha silurato e affondato al largo delle coste egiziane un incrociatore nemico del tipo Southampton. Nella notte scorsa, Napoli è stata oggetto di tre incursioni aeree con lancio di bombe sul porto e di spezzoni incendiari sulla città. Nel porto è stata colpita un'unità di medio tonnellaggio della R. Marina; i danni non sono rilevanti; si lamentano una cinquantina fra morti e feriti dell'equipaggio. Un piccolo motoveliero, colpito da un'altra bomba, è affondato. Gli incendi ai piani elevati di talune abitazioni sono stati immediatamente spenti per il pronto intervento dei vigili del fuoco. I feriti civili sono otto. Contegno della popolazione, esemplare.

 


BOLLETTINO N°192  del 16 dicembre

In Cirenaica, nella zona di frontiera, è continuata la pressione di forze nemiche bombardate dalla nostra aviazione, che ha inflitto molte perdite alle formazioni corazzate. Sul fronte greco, nuovi at­tacchi nemici sono stati respinti. Negli aspri combattimenti, sensi­bili sono state le perdite del nemico e nostre. In Africa orientale, una incursione aerea del nemico su Assab ha causato danni ad alcune costruzioni della città.

 


BOLLETTINO N°193  del 17 dicembre

La ottava giornata di battaglia nella zona desertica del fronte cire­naico si è svolta con un accanimento non inferiore a quello delle precedenti giornate. La nostra aviazione, malgrado il tempo proibi­tivo, non ha rallentato la sua attività, in concorso alla resistenza delle truppe e con le sue formazioni da caccia e da bombardamento ha fortemente logorato il nemico. Sul mare, nostri aerosiluranti hanno colpito con due siluri un incrociatore da 6000 tonnellate che aveva bombardato Bardia. Cinque nostri apparecchi non sono rientrati.Sul fronte greco, calma nel settore della 9a Armata, aspri combatti­menti in quello dell'11a. Nei combattimenti dei giorni scorsi si sono particolarmente distinti il reggimento Granatieri e il reggimento Lancieri di Milano. In Africa orientale, sul fronte del Sudan, atti­vità di pattuglie e di artiglierie. Nella mattina di ieri un aereo ne­mico che tentava di bombardare Dire Daua è stato abbattuto dalla nostra caccia levatasi in volo all'allarme. Durante l'incursione ne­mica di cui al bollettino n. 191, un nostro caccia ha abbattuto in fiamme un Wellesley.

 


 

BOLLETTINO N°194  del 18 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica le truppe nemiche, per il logorio e le perdite subite, hanno rallentato nella giornata di ieri — nona della grande battaglia — la loro pressione. Le nostre artiglierie hanno efficacemente battuto reparti di mezzi meccanizzati nemici, mentre le nostre formazioni aeree hanno bombardato unità corazzate più lontane. L'incrociatore nemico silurato dinanzi a porto Bardia, di cui al bollettino n. 193, è stato visto capovolgersi ed affondare. Gli aerosiluranti affondatori erano al comando del capitano pilota Grossi e del tenente pilota Barbani, coadiuvati dagli osservatori te­nenti di vascello Marazio e Riva. Nostri apparecchi hanno bombar­dato navi da guerra inglesi presentatesi davanti a Porto Bardia. La aviazione da caccia avversaria ha contrastato l'azione dei nostri bom­bardieri, che hanno abbattuto un apparecchioGloster. Nostre forma­zioni da caccia, di scorta ai bombardieri, hanno impegnato combat­timento con la caccia nemica: un Hurricane é stato abbattuto; un nostro apparecchio da caccia non é rientrato. Dei cinque apparecchi nazionali che nel bollettino n. 193 erano stati dati come perduti, due hanno fatto rientro alla base. Fra i tre apparecchi che si possono ritenere definitivamente perduti é anche quello del colonnello Ara­mu, due volte Atlantico, bombardiere di eccezione, che alla testa dello stormo aveva diretta l'azione. Nella giornata del 16 sono stati abbattuti 5 caccia inglesi. Sul fronte greco, nel settore dell'11a Ar­mata, si sono svolti aspri combattimenti. Nostre formazioni da caccia hanno effettuato efficaci azioni di mitragliamento su concentramenti di truppe nemiche. In Egeo, nella mattinata di ieri, aerei nemici hanno lanciato alcune bombe su Rodi e Stampalia. In Africa orien­tale, nostre formazioni aeree hanno effettuato un'azione notturna sui campi di Erkowit, Sabt e Summit, sorprendendoli in piena at­tività: sono stati spezzonati una diecina di apparecchi al suolo. Una nostra formazione da bombardamento ha eseguito un'efficace azione notturna sugli impianti portuali e sui depositi di nafta di Porto Sudan. Durante il volo di rientro un apparecchio, per il cattivo tempo, era costretto ad atterrare in territorio nemico; riusciva però a ripar­tire rientrando incolume alla base. Altre azioni da bombardamento venivano effettuate dai nostri reparti sulla stazione ferroviaria di Ghedaref e sugli apprestamenti difensivi di Otrub e Monte Rejan. Durante la giornata, ad ondate successive, formazioni da bombar­damento hanno ripetuto l'azione sulla base aerea, il porto e il depo­sito di nafta di Porto Sudan; quattro velivoli nemici sono stati si­curamente distrutti al suolo; gli impianti portuali e i depositi di nafta sono stati danneggiati in maniera evidente: grandi colonne di fumo erano visibili a distanza. Una nostra formazione attaccata da sette velivoli da caccia ne abbatteva due; un nostro velivolo non è rientrato. Nei pressi di El Uak, la nostra aviazione ha bombardato e spezzonato mezzi meccanizzati nemici. Un apparecchio non è rientrato.

 


BOLLETTINO N°195  del 19 dicembre

Nell'Africa settentrionale, la battaglia continua nella zona di Bardia dove sono segnalati notevoli concentramenti di mezzi meccanizzati nemici. Alcune di queste formazioni che avevano tentato di avvici­narsi alla città sono state contrattaccate con successo. Nostre forma­zioni aeree hanno efficacemente bombardato mezzi meccanizzati ne­mici. Sul fronte greco, attività di artiglieria nel settore della 9a Ar­mata. Nostre unità navali hanno, nella giornata di ieri, bombardato efficacemente postazioni nemiche nella zona di Lukova. Nostre for­mazioni aeree hanno bombardato concentramenti nemici nella zona di Argirocastro e in quelle di Morgone e di Kolonia. Nell'Africa orientale, nostre formazioni aeree hanno bombardato: la stazione, il campo di aviazione e il campo trincerato di Ghedaref, causando vasti incendi, il campo di aviazione di Roseires, distruggendo una fotoelettrica e provocando un violento incendio; Porto Sudan, con successive ondate. Su Porto Sudan, aerei inglesi tipo Gloster e Blen­heim hanno attaccato le nostre formazioni; un Gloster è stato ab­battuto; tutti i nostri velivoli sono rientrati. Aerei nemici hanno lan­ciato bombe su Metemma e Hargheisa, senza conseguenze. Nell'Italia settentrionale, aerei nemici hanno lanciato bombe nei pressi di Vercelli, causando lievi danni a quattro case; su Milano, causando danni a qualche stabile ed un morto e alcuni feriti; e su Genova, causando danni e nessuna vittima.

 


BOLLETTINO N°196  del 20 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica, le nostre artiglierie hanno contro­battuto, con successo, artiglierie nemiche e mezzi meccanizzati nel settore di Bardia. Durante azioni di mitragliamento e bombarda­mento, le nostre formazioni aeree, venivano assalite da gruppi di aeroplani nemici. Le nostre formazioni reagivano sostenendo una furibonda battaglia: due Hurricane sono stati abbattuti, un nostro apparecchio da caccia non è rientrato. Nella notte dal 18 al 19 é stata bombardata Alessandria. Sul fronte greco, nel settore dell'11a Armata, aspri combattimenti sono tuttora in corso. Sono stati intensamente bombardati nella giornata di ieri concen­tramenti di truppe nemiche in varie località. Durante una di queste azioni una nostra formazione da bombardamento è stata attaccata da quattro Gloster: tre velivoli nemici sono stati abbattuti in fiamme. I nostri velivoli picchiatelli hanno attaccato, affondandolo, un piro­scafo; bombardato e mitragliato concentramenti, automezzi e sal­merie. Durante un tentato attacco nemico su Valona, il giorno 18, sono stati abbattuti dalla nostra caccia tre apparecchi Blenheim. In Africa orientale, al confine sudanese, attività di pattuglie e di arti­glieria. Nella giornata del 19 sono stati colpiti i depositi e appre­stamenti difensivi nemici nei pressi di Metemma. Nostri aerei, il giorno 18, hanno bombardato e spezzonato truppe a nord della sta­zione di Eriba e il bivio ferroviario di Haiya Junction, centrando. Aerei nemici in quattro ondate successive hanno lanciato bombe su Brindisi; cinque feriti leggeri, di cui due donne, tra la popolazione civile.

 


BOLLETTINO N°197 del 21 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica, attività di artiglieria. Nella gior­nata del 19 il nemico, oltre agli aerei perduti di cui al bollettino n. 196, ha perduto altri due velivoli da caccia. Meritano speciale citazione tutti i reparti operanti in Cirenaica della V squadra aerea, che hanno instancabilmente e fino alle più sublimi forze del sacri­ficio collaborato alla lotta per la distruzione delle unità corazzate nemiche, sostenendo nello stesso tempo duri combattimenti contro le forze aeree avversarie.Sul fronte greco, tentativi di attacchi nemici sono stati ovunque respinti. Un nostro colpo di mano ci ha dato il possesso di una im­portante posizione. I reparti aerei hanno compiuto continue efficaci azioni in diretta collaborazione con le truppe. Formazioni di bom­bardieri, picchiatelli e cacciatori hanno colpito concentramenti di truppe, nodi stradali e opere militari su tutto il settore interessante le azioni in corso. Nel canale di Corfù sono stati affondati due grossi velieri. In ripetuti e violenti combattimenti sono stati ab­battuti due velivoli Gloster. Un nostro velivolo non è rientrato. Nostre unità navali hanno eseguito il bombardamento di posizioni nemiche lungo le coste ioniche colpendo efficacemente i bersagli prestabiliti. In Africa orientale, attività di artiglieria. Una nostra formazione aerea ha effettuato un'incursione notturna su Aden, bom­bardando da bassa quota l'aeroporto. Altra formazione ha bombar­dato apprestamenti nemici nella zona di Metemma, provocando va­sti incendi.

 


BOLLETTINO N°198  del 22 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica, azioni delle opposte artiglierie. Una nostra unità navale ha bombardato gruppi motorizzati nemici presso la costa; una torpediniera ha abbattuto un aerosilurante ne­mico. Nostri reparti aerei hanno effettuato un intenso bombarda­mento contro concentramenti di truppe e mezzi meccanizzati; inol­tre, durante tutta la notte, per quanto ostacolati dal maltempo, han­no tenuto costantemente sotto offesa banchine ed impianti di una base avanzata nemica, dove sono stati provocati incendi. Il nemico ha effettuato il bombardamento di una nostra base aerea in Tripo­litania. Sul fronte greco, un attacco nemico è stato arrestato con azione di artiglieria e da un nostro contrattacco, che ha inflitto all’avversario notevoli perdite. Durante la notte sul 21 dicembre e per tutta la giornata, numerose formazioni di bombardieri e picchiatelli hanno battuto efficacemente apprestamenti di truppe, strade, ferro­vie, batterie e basi, interessanti le operazioni in corso in Albania. In vari combattimenti aerei sono stati abbattuti in fiamme undici velivoli nemici tipo Gloster. Quattro nostri velivoli non sono rien­trati. In Africa orientale, solita attività di artiglieria al confine su­danese. Una nostra formazione aerea ha ripetutamente bombardato truppe nemiche in una località dell'alto Sudan. Nella notte fra il 21 e il 22 aerei nemici hanno lanciato alcune bombe sulla città di Fiume colpendo una casa privata e ferendo sei persone.

 


BOLLETTINO N°199  del 23 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica la situazione è immutata. Sono stati rinnovati bombardamenti aerei di una base avanzata del ne­mico e attacchi contro suoi mezzi corazzati. Un aerosilurante ha colpito ed affondato un incrociatore ausiliario inglese. Il nemico ha bombardato alcuni centri della Libia: un morto e tre feriti. Sul fronte greco, attacchi nemici sono stati respinti da nostri contrattac­chi. Abbiamo inflitto al nemico sensibili perdite e catturato armi automatiche. Formazioni da caccia si sono scontrate con una formazione di nove velivoli tipo Blenheim; tre di essi sono stati abbattuti. In Africa orientale sono stati bombardati automezzi e apprestamenti nemici in località dell'Alto Sudan. Durante l'incursione aerea nemica sul ter­ritorio metropolitano avvenuta nella notte dal 21 al 22 sono state lanciate anche alcune bombe nella laguna veneta, senza danni a persone ne a cose.

 


BOLLETTINO N°200  del 24 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica, le nostre artiglierie hanno bat­tuto autoblindo e carri armati nemici avvicinatisi alle nostre posi­zioni. Nostri bombardieri hanno effettuato una riuscitissima azione contro mezzi meccanizzati e contro una base avanzata nemica. In combattimento aereo la nostra caccia abbatteva due velivoli tipo Hurricane. Un nostro velivolo non è rientrato da una ricognizione. L'aerosilurante che ha affondato un incrociatore ausiliario inglese, come da bollettino n.199, aveva per osservatore il tenente di vascello Sleiter e per pilota il tenente A. A. Galimberti. Sul fronte greco sono stati respinti alcuni attacchi del nemico al quale sono state inflitte forti perdite. Nel corso di ricognizioni offensive sono stati catturati prigionieri, mitragliatrici e numerosi fucili. Si è particolarmente e nuovamente distinta la divisione alpina Julia. In Africa orientale, al confine sudanese, un reparto avversario, che tentava avvicinarsi alle nostre posizioni avanzate, è stato respinto.


BOLLETTINO N°201  del 25 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica la situazione è immutata. I reparti aerei hanno proseguito la loro azione di bombardamento e mitra­gliamento contro mezzi meccanizzati avversari. Le basi avanzate ne­miche sono state ancora sottoposte ad un intenso bombardamento; in una base aerea sono stati notati scoppi e incendi. In Tripolitania il nemico ha bombardato la città e il porto di Tripoli recando qual­che danno. Sul fronte greco il maltempo ostacola le operazioni: ten­tativi di attacchi nemici sono stati respinti. Un nostro reparto da caccia, in crociera di protezione, ha vivacemente contrastato un'in­cursione nemica sul cielo di Valona mitragliando ed inseguendo alcuni velivoli Blenheim, che si sono sottratti al combattimento. In Africa orientale, al confine sudanese, un nostro reparto in ricogni­zione, il giorno 23, attaccato da automezzi armati, li costringeva a ripiegare con perdite. Verso le ore 12,20 di ieri 24 un aereo nemico ha sorvolato Napoli e dintorni, lanciando alcuni spezzoni incendiari e i soliti manifestini.

 


BOLLETTINO N°202  del 26 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica attorno a Bardia, vivaci azioni delle artiglierie nemiche controbattute dalle nostre. Un attacco con­tro un nostro posto nel deserto è stato respinto. Nella notte fra il 24 e il 25 e durante la giornata di ieri, una base avanzata nemica è stata sottoposta ad un intenso bombardamento aereo: una nave da guerra è stata colpita. Sono stati inoltre bombardati efficacemente nuclei di mezzi meccanizzati nel sud della Cirenaica. Sul fronte greco abbiamo respinto attacchi in vari punti, infliggendo al nemico sensibili perdite e catturando prigionieri. Alcune formazioni da bom­bardamento hanno colpito basi navali ed apprestamenti portuali ne­mici interessanti lo svolgimento delle operazioni in corso. Durante un'incursione nemica su Valona, di cui al bollettino n. 201, la di­fesa contraerea della R. Marina ha abbattuto un velivolo avversario. In Africa orientale, sul fronte sudanese, attività di pattuglie e aerea. Sono state spezzonate e mitragliate truppe nemiche attendate e co­lonne in marcia. Un nostro apparecchio non è rientrato. Il sommer­gibile Serpente, al comando del tenente di vascello Antonio Dotta, nella notte fra il 20 e il 21 ha attaccato nel Mediterraneo centrale una formazione navale nemica, lanciando due siluri contro un in­crociatore leggero ed affondandolo come é stato constatato dalla ri­cognizione aerea. Il sommergibile Mocenigo, al comando del capi­tano di corvetta Alberto Agostini, ha affondato a cannonate nell’Oceano Atlantico due grossi piroscafi e ne ha colpito, con siluro, un terzo.


BOLLETTINO N°203 e N°204  del 27 e 28 dicembre

Nella zona -di frontiera cirenaica continuano azioni delle opposte ar­tiglierie ed attività di pattuglie. Intensa attività della nostra aviazione: sono stati compiuti bombardamenti contro navi, nella rada di una base avanzata, contro batterie e contro mezzi meccanizzati. La caccia ha impegnato combattimento con una numerosa formazione di Gloster: tre velivoli nemici sono stati abbattuti. Un nostro velivolo non é rientrato. Nelle acque della Cirenaica, il mattino del 26, un idro da ricogni­zione marittima ha avvistato e bombardato efficacemente un som­mergibile avversario. Sul fronte greco, attività di artiglierie e azioni di carattere locale. Installazioni portuali, piroscafi alla fonda ed obiettivi direttamente interessanti le operazioni terrestri sono stati colpiti dai nostri bom­bardieri. Il tentativo nemico di offendere una nostra base è stato sventato dal pronto intervento dei nostri cacciatori: tre velivoli Blenheim sono stati abbattuti. In Africa orientale, nulla di notevole da segnalare.

Nella zona di frontiera cirenaica, sul fronte di Bardia, tiri di arti­glieria. In una azione combinata con aviazione una nostra colonna celere ha distrutto un reparto meccanizzato nemico, catturandone gli equipaggi. Una unità navale ha effettuato lungo la costa un'azione di artiglieria contro reparti blindati, disperdendo nuclei avversari e riducendo al silenzio artiglierie autoportate. Nostri bombardieri hanno continuato a tenere sotto la loro efficace offesa, durante la giornata di ieri e nella notte precedente, basi avanzate e mezzi meccanizzati nemici. La nostra caccia ha sostenuto vivaci combattimenti con quella av­versaria. Un nostro aereo ha colpito con siluro e affondato nel Me­diterraneo un piroscafo da 5.000 tonnellate. Complessivamente sono stati abbattuti tre velivoli nemici da caccia; un nostro bombardiere non è rientrato. Sul fronte greco, attacchi nemici sono stati respinti da una nostra decisa reazione. Sono stati catturati alcuni prigionieri ed armi automatiche. Formazioni da bombardamento e da caccia si sono susseguite contro truppe, apprestamenti e nodi stradali. E' stata attaccata la base navale avversaria di Prevesa, colpendo in pieno piroscafi alla fonda. Nell'Atlantico, un nostro sommergibile non è rientrato. In Africa orientale, nulla di notevole da segnalare.

 


BOLLETTINO N°205  del 29 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica, aumentata attività di artiglieria e di pattuglie sul fronte di Bardia; azione di nostre colonne celeri, in cooperazione con l'aviazione, le quali, nella regione desertica, hanno distrutto alcune autoblindo nemiche. Due nostri aero - siluranti han­no attaccato e colpito un monitore ed un cacciatorpediniere. Un no­stro velivolo da caccia non è rientrato. Sul fronte greco, azioni di carattere locale. Forze nemiche sono state disperse da nostri tiri di artiglieria. Reparti aerei hanno colpito importanti basi logistiche avversarie nel Mediterraneo. In Africa orientale, attività di artiglierie e azioni di contrapposte pattuglie di cavalleria al confine sudanese. Una forma­zione da caccia ha compiuto una riuscita incursione a bassa quota mitragliando truppe autotrasportate in movimento e incendiando alcuni mezzi; impegnato il combattimento con cinque caccia tipo Gloster, riusciva ad abbatterne quattro. Velivoli nemici hanno bom­bardato nostre località in Etiopia senza arrecare danni. Un nostro velivolo non è rientrato.

 


BOLLETTINO N°206  del 30 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica continuano azioni di artiglierie at­torno a Bardia; qualche piccolo reparto meccanizzato inglese che tentava di avvicinarsi alle nostre opere è stato respinto. In successive azioni offensive, l'Aeronautica ha spezzonato e mitragliato nuclei meccanizzati nemici: numerosi mezzi sono stati danneggiati e di­strutti. Nella zona di Giarabub un attacco nemico è stato respinto. Gli inglesi hanno bombardato alcune nostre basi senza arrecare danni. Sul fronte greco il nemico ha tentato operazioni di carattere locale, ma è stato respinto con gravi perdite. Le formazioni da bom­bardamento e da caccia di due squadre si sono susseguite contro im­pianti portuali, apprestamenti difensivi e truppe. A Prevesa, base navale nemica, in seguito ad una azione di bombardieri, condotta con audacia, sono stati causati incendi e provocati gravi danni a materiali, installazioni del porto e ad un piroscafo alla fonda. Su Valona, nella mattinata di ieri 29 corrente, la difesa contraerea della R. Marina ha abbattuto in fiamme un apparecchio da bombardamento. La caccia, intercettata la formazione, abbatteva altri due velivoli nemici. Unità navali hanno eseguito, indisturbate, una prolungata azione di bom­bardamento contro apprestamenti nemici sulla costa greco - albanese, con evidenti risultati distruttivi. In Africa orientale nulla di note­vole da segnalare. Nella notte fra il 29 e il 30 aerei nemici, in due ondate successive, hanno sorvolato Napoli lanciando manifestini ed alcune bombe sulla città. Sono stati colpiti caseggiati civili; si de­plorano sette morti ed alcuni feriti. Un nostro sommergibile dislocato in Atlantico ha abbattuto un aereo da bombardamento inglese.

 


BOLLETTINO N°207  del 31 dicembre

Nella zona di frontiera cirenaica, azioni delle nostre artiglierie e dell'aviazione da caccia mediante spezzonamento e mitragliamento contro gruppi di carri armati e di autoblindo nemici che sono stati respinti e danneggiati, mentre tentavano avvicinarsi alle nostre po­sizioni. Azioni lontane di artiglierie e di aviazione da bombarda­mento contro la base di Sollum. Nella notte tra il 29 e il 30 aerei nemici hanno bombardato nostri campi della Cirenaica senza per­dite ne danni. Sul fronte greco si sono svolti combattimenti di carat­tere prevalentemente locale. Il nemico ha subito sensibili perdite ed ha lasciato in nostre mani armi e prigionieri. Unità navali hanno effettuato una intensa azione di bombardamento contro centri ne­mici di rifornimento lungo la costa greco - albanese con visibili ef­fetti. Numerose formazioni da bombardamento e di picchiatelli han­no con continuità battuto apprestamenti militari, ponti e strade. La caccia ha mitragliato vari concentramenti di truppe e colonne di automezzi in moto. Con ottimi risultati sono stati bombardati i porti e gli obiettivi militari di Salonicco e di Prevesa e gli aeroporti di Giànnina e Kotzani. Sono stati distrutti al suolo due velivoli avver­sari. Una pattuglia di Hurricane che tentava contrastare una nostra formazione di bombardieri è stata respinta ed un Hurricane è stato abbattuto. In Africa orientale, al confine sudanese attività di arti­glierie e di pattuglie. Aerei nemici hanno bombardato una nostra base incendiando un apparecchio. Attaccati dalla caccia due velivoli sono stati abbattuti. Nella notte fra il 30 e il 31 aerei nemici hanno sorvolato alcune località dell'Italia meridionale con lancio di razzi. Un aereo avversario è stato abbattuto in fiamme.

 


BOLLETTINO N°208  del 1 gennaio 1941

Nella zona di frontiera cirenaica, attività delle nostre artiglierie, che hanno efficacemente battuto autocolonne avversarie. Un attacco ne­mico contro un nostro posto avanzato sul fronte di Bardia è stato respinto. In altro combattimento, nella zona di Giarabub, le nostre truppe hanno messo in fuga un reparto nemico sostenuto da auto­blindo. Nostre formazioni aeree di assalto e da caccia hanno effet­tuato ripetute azioni su concentramenti di mezzi meccanizzati ne­mici infliggendo loro sensibili perdite. Sul fronte greco, attività di pattuglie e in qualche settore scontro fra elementi avanzati. Forma­zioni di caccia e di picchiatelli hanno cooperato con le forze di terra: sono stati mitragliati e bombardati concentramenti di truppa e autocolonne di rifornimento. Numerosi automezzi sono stati in­cendiati. Nelle ore pomeridiante di ieri una formazione aerea ne­mica ha tentato un attacco su Valona; la difesa contraerea della R. Marina e la caccia, prontamente intervenute, hanno abbattuto tre velivoli Blenheim. Un altro è stato abbattuto da una batteria divi­sionale. Tutti i nostri apparecchi sono rientrati. In Africa orientale, nulla di notevole da segnalare.

 


BOLLETTINO N°209  del 2 gennaio

Nella zona di frontiera cirenaica, attività di artiglierie e di pattuglie sul fronte di Bardia. Nella zona di Giarabub, sul terreno del com­battimento segnalato nel bollettino di ieri, abbiamo raccolto mate­rie di armamento, munizioni ed autocarri abbandonati dal nemico. Incursioni aeree avversarie sui nostri campi della Cirenaica hanno prodotto lievi danni e nessuna vittima; efficaci l'intervento della caccia e la reazione contraerea; è stato abbattuto un apparecchio ne­mico. Nostre formazioni d'assalto e da caccia hanno bombardato e mitragliato numerosi elementi meccanizzati ed una ridotta nemica. Tutti i nostri apparecchi sono rientrati. Sul fronte greco, operazioni di carattere locale. Malgrado le avverse condizioni atmosferiche, for­mazioni aeree hanno spezzonato con successo apprestamenti nemici. In Africa orientale, azioni locali di pattuglie e di artiglieria. Veli­voli nemici hanno bombardato nostre località in Etiopia senza arre­care danni.

 


BOLLETTINO N°210  del 3 gennaio

Nella zona di frontiera cirenaica, nostre artiglierie hanno controbat­tuto formazioni meccanizzate e mezzi navali nemici. Aerei da bom­bardamento hanno ripetutamente attaccato una base avanzata avver­saria e navi presso la costa, colpendo un incrociatore. Altri aerei hanno bombardato e mitragliato formazioni meccanizzate sul fronte di Bardia e nel deserto. Tutti i nostri apparecchi sono rientrati. Sul fronte greco, attacchi di carattere locale in alcuni settori sono stati decisamente respinti. Un nostro ardito colpo di mano ha messo in fuga elementi nemici e catturato prigionieri. Aerei avversari hanno bombardato Elbassan causando qualche perdita fra la popolazione civile. In Africa orientale, nulla di notevole da segnalare

 


Manca il bollettino N° 211 del 4 gennaio


BOLLETTINO N°212 del 5 gennaio

La battaglia sul fronte di Bardia è continuata con crescente violenza per tutta la giornata di ieri, ed è tuttora in corso. Formazioni da caccia e da assalto vi hanno partecipato mitragliando e spezzonando in varie località truppe nemiche, immobilizzando e distruggendo automezzi corazzati. Malgrado l'eroico comportamento delle nostre unità terrestri ed aeree, qualche caposaldo è caduto in mano del ne­mico. L'aviazione ha ripetutamente bombardato forze navali nemi­che al largo di Bardia e colonne meccanizzate. Incursioni aeree avversarie sui nostri campi hanno prodotto lievi danni al personale e al materiale. Durante i combattimenti aerei, la nostra caccia ha abbattuto in fiamme, sinora, otto velivoli nemici. Tre nostri velivoli non sono rientrati. Sul fronte greco, durante azioni di carattere locale, abbiamo catturato armi e prigionieri. Formazioni aeree hanno mitragliato e spezzonato truppe nemiche in movimento. In Africa orientale, velivoli avversari hanno lanciato bombe e manifestini in alcune località della Somalia. Al confine sudanese, solita attività di artiglierie.

 


BOLLETTINO N°213  del 6 gennaio

La battaglia è continuata ieri accanita dal mattino alla sera sul fronte di Bardia. Altri capisaldi sono caduti dopo una strenua resistenza delle nostre truppe, che hanno inflitto all'avversario notevoli perdite. L'aviazione ha continuato a prodigarsi in concorso alle azioni di terra. Aerei nemici hanno bombardato nostre basi senza arrecare danni. Un nostro aereo non è rientrato. Sul fronte greco azioni di carattere locale durante le quali sono state inflitte sensibili perdite al nemico e catturati armi e prigionieri. In Africa orientale, unità navali avversarie hanno eseguito una azio­ne di fuoco contro le coste della Somalia; i nostri aerei, prontamente intervenuti, hanno bombardato due incrociatori e una nave ausiliaria. Aerei nemici hanno attaccato nostre basi in Eritrea e in Somalia senza causare danni. Un velivolo avversario è stato abbattuto. Al confine sudanese una pattuglia nemica è stata respinta con perdite. Nella serata di ieri abbiamo bombardato la base aerea di Malta. Un nostro apparecchio da ricognizione marittima, attaccato da due Blenheim, ne ha abbattuto uno e ha volto in fuga l'altro

 


BOLLETTINO N°214  del 7gennaio

Gli ultimi capisaldi che resistevano ancora a Bardia sono caduti verso la sera del 5 andante. Le nostre truppe hanno, durante 25 giorni, scritto pagine sublimi di ardimento e inflitto perdite forti al nemico. Forti sono state anche le nostre, in materiali, in uomini: caduti, feriti, dispersi. Durante un'incursione nemica su Tobruk due veli­voli nemici sono stati abbattuti in fiamme dall'artiglieria contraerea della Regia Marina. Sul fronte greco, con nostro riuscito colpo di mano, ci siamo impossessati di una importante posizione; armi automatiche e munizioni, abbandonate dal nemico, sono cadute in nostre mani. In favorevole scontro di pattuglie abbiamo catturato alcuni prigionieri. Aerei nemici hanno attaccato una nostra base: un Blenheim è stato abbattuto dalla difesa contraerea. Una formazione da caccia, in cro­ciera, scontratasi con velivoli avversari, ne ha abbattuti tre. Altra nostra formazione, malgrado il tempo avverso, ha bombardato un importante obiettivo avversario. Tutti i nostri velivoli sono rientrati. In Africa orientale, in zona Tessenei, al confine sudanese, elementi meccanizzati nemici sono stati fugati dal tiro della nostra artiglieria. Sul rimanente del fronte, azioni di pattuglie e di artiglierie.

 


BOLLETTINO N°215  del 8 gennaio

In Cirenaica, azioni di pattuglie e di artiglieria fra Bardia e Tobruch. Nostri aerei hanno silurato un cacciatorpediniere nemico presso Sol­lum. Pattuglie da caccia e da assalto hanno mitragliato e spezzonato mezzi meccanizzati avversari. Numerose incursioni sono state effet­tuate dall'aviazione nemica su varie località della Cirenaica e sull’abitato di Tripoli, ove si lamentano quattro morti e una diecina di feriti. Un aereo nemico è stato abbattuto, in combattimento, da un nostro caccia. Sul fronte greco, azioni di carattere locale, du­rante le quali abbiamo inflitto al nemico perdite e respinto suoi tentativi di attacco alle nostre posizioni avanzate. Aerei inglesi hanno ripetutamente bombardato, senza provocare vittime, nostre forma­zioni sanitarie. Tre aerei nemici sono stati abbattuti in fiamme. Nostre unità navali hanno bombardato, con visibili effetti, località e rotabili del litorale nemico. In Africa orientale, un tentato bombardamento nemico di una nostra località in Eritrea è stato prontamente stroncato dall'intervento della nostra caccia.

 


BOLLETTINO N°216  del 9 gennaio

In Cirenaica, sul fronte terrestre, nessuna novità di rilievo. Nostra formazione da caccia e da assalto ha attaccato un gruppo di mezzi meccanizzati nemici distruggendo diverse autoblindo. Incursioni aeree avversarie su Bengasi e su Tripoli hanno causato lievi danni materiali e tre morti a Tripoli. Sul fronte greco, attività di pattuglie e azioni di carattere locale. Numerose formazioni delle nostre squa­dre aeree hanno efficacemente battuto concentramenti di truppe ed apprestamenti militari nemici; batterie e ponti sono stati attaccati dai picchiatelli; truppe sono state mitragliate da squadriglie di nostri caccia. Salonicco è stata bombardata con evidente efficacia. In vari combattimenti i nostri velivoli hanno abbattuto in fiamme cinque dei caccia avversari. In Africa orientale, nessun avvenimento di par­ticolare rilievo. Il nemico ha eseguito incursioni aeree su alcune no­stre basi in Eritrea e in Somalia senza causare danni. Un aereo avversario è stato abbattuto. Nella notte fra l'8 e il 9 aerei nemici, in diverse ondate hanno attaccato Napoli e Palermo. A Napoli sono state lanciate numerose bombe cadute nella maggior parte in mare; sono stati colpiti, in porto, una nave ospedale ed in città una quin­dicina di fabbricati, fra cui una chiesa. Si lamentano cinque morti e una trentina di feriti. A Palermo non si lamentano né danni im­portanti né vittime. Una nostra torpediniera al comando del tenente di vascello Nicolò Nicolini ha speronato ed affondato un sommergi­bile nemico. Un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Franco Tosoni Pittoni ha affondato in Atlantico un piro­scafo di 3600 tonnellate ed un incrociatore ausiliario nemico.

 


BOLLETTINO N°217  del 10 gennaio

Sul fronte greco, azioni di carattere locale in alcuni settori della 11a Armata. Sulla rimanente fronte, attività di artiglierie. Truppe in marcia ed automezzi sono stati bombardati e mitragliati dalla nostra aviazione; postazioni antiaeree a difesa di una importante base na­vale nemica sono state efficacemente colpite. Nostre unità navali hanno efficacemente bombardato le posizioni co­stiere nemiche. Squadriglie da bombardamento hanno attaccato nel Mediterraneo occidentale una grossa formazione navale; nonostante la violenta reazione contraerea ed antiaerea una nave da battaglia e stata colpita. Un aereo da caccia nemico è stato abbattuto. Due nostri velivoli non sono rientrati. Nostre formazioni aeree hanno sot­toposto a efficace bombardamento e mitragliamento la base aeronavale di Malta. Cinque velivoli al suolo, due piroscafi e una batteria contraerea sono stati colpiti. Un nostro caccia è stato abbattuto. Due velivoli nemici che tentavano incursioni sul nostro territorio sono stati abbattuti. In Cirenaica, tiri di artiglieria nella zona di Tobruk, durante i quali mezzi meccanizzati nemici sono stati distrutti. Nostri aerei hanno bombardato il porto di Sollum; una formazione d'as­salto e da caccia ha avvistato e colpito un centinaio di mezzi meccanizzati nemici che si dirigevano su Acroma a sud - ovest di To­bruk. Nell'Africa orientale, attendamenti ed autoblindo sono stati mitragliati da nostri aerei nella zona di Cassala e presso Sciusceib. Incursioni di mezzi motorizzati nemici sono state respinte a nord-est di Cassala infliggendo perdite al nemico. Un aereo nemico ha lan­ciato spezzoni incendiari su Messina, provocando solo principi di incendio subito domati. Nessun danno alle persone. Un nostro sommergibile, al comando del capitano di corvetta Manlio Petroni, ha silurato ed affondato in Atlantico il piroscafo greco Anastasia di 2.883 tonnellate. Un altro sommergibile, operante in Atlantico, al comando del capitano di corvetta Salvatore Todaro, ha affondato dopo aspro combattimento il piroscafo armato inglese Shakespeare di 5.000 tonnellate. Un sommergibile operante nel Mediterraneo al comando del capitano di corvetta Paolo Vagliasindi ha silurato due piroscafi di tonnellaggio imprecisato naviganti in convoglio forte­mente scortato. Due sommergibili nemici sono stati affondati da nostre siluranti; uno di essi è il francese Narval facente parte delle forze al servizio dell'Inghilterra. Il sommergibile Regulus, di cui l'Ammiragliato inglese ha annunciato la perdita, è uno di quelli dati per distrutti in uno dei bollettini precedenti.

 


BOLLETTINO N°218  del 11 gennaio

Nel canale di Sicilia, formazioni navali nemiche sono state sottoposte a intensi successivi attacchi di nostri reparti aerosiluranti e picchiatelli. Due aerosiluranti, aventi rispettivamente come capo equipaggio il capitano pilota Bernardini con osservatori il tenente di vascello Baffico e il tenente pilota Caponetti, hanno colpito col siluro una nave portaerei. Una sezione di tre picchiatelli, aventi come capi equi­paggi i piloti tenente Malvezzi, sergente maggiore Mazzei e sergente Crespi, ha colpito un incrociatore con due bombe di grosso calibro. Altra squadriglia di picchiatelli ha attaccato e colpito con bombe di grosso calibro una nave portaerei. Malgrado la violentissima reazione contraerea e i reiterati attacchi della caccia avversaria, tutti i nostri velivoli sono rientrati alle basi. Contemporaneamente, per la prima volta, le unità del Corpo Aereo Tedesco, in fraterna e stretta colla­borazione con le unità aeree italiane, hanno brillantemente parteci­pato all'attacco delle stesse formazioni navali riuscendo a colpire una delle navi portaerei con bombe grosse e medie. Hanno inoltre col­pito un cacciatorpediniere. Nella notte del giorno 11 è stato bom­bardato il porto di La Valletta (Malta). Sul fronte greco, hanno con­tinuato a svilupparsi azioni di carattere locale nel settore della 11a Ar­mata. Tentativi di attacchi avversari in altri settori sono stati respinti. In Cirenaica, azioni di artiglierie nella zona di Tobruk e presso Gia­rabub. Una nostra formazione d'assalto e da caccia ha attaccato una formazione di carri armati e di autoblindo, distruggendone diverse; in combattimento aereo è stato abbattuto un velivolo da caccia tipo Hurricane. Incursioni aeree nemiche su Tobruk e nella zona di Ben­gasi hanno causato qualche danno e nove morti, dei quali sette bam­bini e quattro feriti tutti musulmani. E' stato catturato l'equipaggio di un aereo inglese costretto ad atterrare. In Africa orientale, è stata respinta un'incursione di autocarri armati sulla fronte del Sudan. Durante l'incursione aerea nemica in Eritrea, segnalata nel bollettino n. 215, un velivolo nemico è stato abbattuto. Ieri sera aerei nemici hanno sorvolato Palermo lanciando alcune bombe sul porto. Nessun danno alle persone; lievi danni alle ban­chine. Un aereo nemico è stato abbattuto. Un altro aereo nemico, tipo Blenheim, è stato abbattuto dalla nostra caccia nel golfo di Napoli.

 


BOLLETTINO N°219  del 12 gennaio

In Albania, attacchi avversari sulla fronte della 11a Armata. Nostri contrattacchi hanno inflitto al nemico sensibili perdite. Nel Mediterraneo centrale, le unità del Corpo Aereo Tedesco, continuando la brillante attività iniziata ieri, hanno svolto attività esplorativa ed offensiva contro formazioni inglesi; due importanti gruppi di navi sono stati attaccati: un incrociatore tipo Birmingham è stato sicu­ramente colpito con una bomba di grosso calibro. In Cirenaica, atti­vità di artiglierie e di pattuglie. Nostri velivoli hanno bombardato formazioni nemiche nei pressi di Giarabub. Reiterati attacchi aerei nemici su alcune nostre basi della Cirenaica. In Africa orientale at­tività di pattuglie sulle fronti del Sudan e del Kenia. Un nostro posto nella zona di Gallabat ha respinto un attacco appoggiato da artiglierie infliggendo perdite al nemico. All'alba del giorno 10, una sezione di torpediniere in crociera di vigilanza nel canale di Sicilia avvistava una importante formazione navale nemica composta di numerose unità di superficie. Le nostre due siluranti attaccavano con decisione il centro dello schieramento, colpendo con due siluri un incrociatore, successivamente avvistato in stato di affondamento. Seguiva un aspro combattimento fra i cacciatorpediniere nemici, ap­poggiati da incrociatori , e le nostre unità siluranti che eseguivano intensa e prolungata azione di fuoco, durante la quale su due cacciatorpediniere nemici colpiti si sviluppavano visibili incendi. Una nostra torpediniera veniva raggiunta da una salva che la immo­bilizzava nell'apparato motore e successivamente da altra nel depo­sito munizioni che ne causava l'affondamento. L'altra torpediniera si recava immediatamente sul posto dell'affondamento per il salva­taggio dei naufraghi. Nella notte fra l'11 e il 12, aerei nemici pro­venienti dal cielo della Svizzera, hanno effettuato un'incursione su Torino e Savigliano, con lancio di bombe e spezzoni incendiari. A Torino sono stati colpiti alcuni fabbricati civili; si lamentano tre morti e quattro feriti. A Savigliano sono stati colpiti l'ospedale mi­litare, alcune case private e la Chiesa parrocchiale. Qualche danno, nessuna vittima. Nel cielo di Catania, un nostro velivolo da caccia — nel pomeriggio del giorno 11 — abbatteva in fiamme un appa­recchio inglese tipo Glenn Martin.

 


 

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